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Apple compra sempre più prodotti e soluzioni di IBM

Per uso interno, Apple sta comprando e impiegando sempre più tecnologie IBM, segno di come la partnership tra le due aziende nel settore del mobile enterprise, si sta estendendo a nuovi settori. Ne parla CRN (un sito specialistico dedicato ai Value Added Reseller e agli Integratori di Sistemi) spiegando che Apple sta usando software e hardware IBM nei suoi negozi al dettaglio e nei data center. L’adozione di tecnologie IBM non ha a che fare con gli accordi tra le due aziende ma è frutto di scelte strategiche.

Big Blue ha un team interno con circa 25 addetti alle vendite che si concentra sulla vendita di tecnologie ad Apple. Il gruppo si prevede venderà 82 milioni di dollari di tecnologie alla Mela per l’anno fiscale 2016, un incremento del 22% rispetto allo scorso anno, almeno secondo i dati riferiti da una fonte anonima giacché i dati di vendita sono confidenziali.

Gli investimenti di Apple in tecnologie IBM mostrano che l’azienda americana crede nella strategia di Big Blue che punta su analytics, storage e servizi cloud per affrontare le nuove sfide commerciali. Tim Cook e lo Chief Operating Officer di Apple Jeff Williams sarebbero in particolare interessati alle tecnologie di cognitive computing Watson di IBM, e avrebbero più volte discusso con i manager di quest’ultima sull’uso dell’analytics per il progetto Apple Car, per le tecnologie dedicate all’assistenza sanitaria e anche nelle procedure di fabbricazione.

Ad aprile dello scorso anno, IBM ha annunciato per Watson Health Cloud il supporto a ResearchKit, il framework open source progettato per la ricerca medico-sanitaria, che aiuta medici e scienziati a raccogliere i dati dei partecipanti agli studi clinici utilizzando app per iPhone. Big Blue starebbe aiutando Apple nel riconoscere l’utilità di soluzioni comprendenti tecnologie multiple, sistemi che consentono di collegare insieme prodotti con metodi superiori rispetto a quanto proposti da altri vendor.

IBM intanto punta sempre più su iPhone e iPad. A dicembre ha annunciato la centesima app per iOS, una delle tante di una serie che hanno come target dell’azienda professionisti nel settore dell’aviazione, dell’assistenza sanitaria, dei servizi pubblici. Nella piattaforma cloud SoftLayer è stato integrato il supporto al linguaggio di programmazione Swift per la costruzione di app mobile. Anche Apple ha ovviamente ottenuto vari vantaggi dalla partnership con IBM, al punto che quest’ultima è diventata il maggiore acquirente di MacBook, iPad e iPhone e uno dei più importanti clienti aziendali della Mela

IBM prevede di fornire 200.000 dispositivi iOS ai dipendenti e ha attivato un servizio cloud che permette ad altre organizzazioni di integrare il Mac in modo sicuro con i suoi sistemi e le applicazioni enterprise. La partnership tra Apple e IBM potrebbe portare nuova linfa in Apple consentendo lo scaling dei suoi sistemi di cloud storage, riducendo la dipendenza da Amazon Web Services, Microsoft e Google.

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