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Il virus che si insinua nel tuo smartphone e ruba la credenziali bancarie: attenzione a questa trappola

Riescono a rubare davvero moltissimi soldi in poco tempo, a cosa si deve fare attenzione per non essere truffati

Sembrava che il nostro Paese fosse salvo e invece la truffa che è diventata l’incubo di molti cittadini europei è arrivata anche qui. L’allarme è molto chiaro e si rischia davvero di perdere molti soldi, i malviventi riescono a portare via grandi quantità di denaro, sfruttando il bancomat delle vittime.

Per fortuna c’è un modo per difendersi e riuscire a non finire nell’insidiosa “trappola”, sono ormai due anni che questa truffa è divampata all’estero, adesso è arrivata nel bel Paese e si aggiunge alla lunga lista di quelle già operative.

Truffa sullo smartphone, cosa sapere e come difendersi

A lanciare l’allarme di quella che è stata chiamata “truffa del Bancomat” è stata la ESET, società di sicurezza informatica, che ha evidenziato come anche nel bel Paese ci sarebbero sempre più casi di furti che avvengono in questo modo. La prima denuncia c’era stata nella Repubblica Ceca nel 2023, i casi – purtroppo – sono aumentati sempre di più e la truffa si è diffusa praticamente ovunque.

difendersi truffa bancomat
Difendersi dalla truffa del Bancomat – Macitynet.it

I malintenzionati riescono a prelevare ingenti somme di denaro dai bancomat, senza dover fare alcuno sforzo. In pratica utilizzano un malware che si chiama NGate, che riescono a installare sui telefoni delle vittime attraverso un link che inviano con un SMS, attraverso il quale rubano i dati della carta, la clonano e portano via quanti più soldi possibili.

Si tratta di un meccanismo tanto facile quanto insidioso – è molto facile cascarci – la vittima è portata a cliccare sul link che riceve via SMS e in poco tempo i truffatori accedono ai dati di tutte le carte che sono memorizzate sulla memoria del telefono attraverso le quali si compiono pagamenti online. I malviventi clonano i dati NFC per poi utilizzarle, effettuando prelievi esosi e riuscendo a rubare grosse somme di denaro, prima che le vittime se ne accorgono.

Finché non ci si accorge di “prelievi sospetti”, infatti, è praticamente impossibile venire a conoscenza della truffa, poiché è un furto silente. Poiché la “truffa del Bancomat” si aggiunge a una lunga lista di frodi online, Bankitalia ha deciso di mettere in guardia le persone, avviando una campagna di sensibilizzazione – dal nome “Occhio alle truffe!” – che ha l’obiettivo di informare ed educare i clienti su tutte le tipologie di frodi digitali attive.

Secondo Bankitalia tre sono le truffe più utilizzate. Prima tra tutte è il phishing, una richiesta che arriva via email, in cui il mittente sembra essere una fonte attendibile, ma in realtà mira a ottenere dati personali, motivo per cui non si deve mai cliccare a link sospetti e soprattutto dare qualsiasi genere di credenziale. Poi c’è lo spoofing, si tratta di messaggi o telefonate, dove la persona si finge un impiegato della propria banca – anche qui i numeri sembrano essere reali – e chiede alla vittima dati personali. In questo caso è bene prestare attenzione ad eventuali errori di grammatica della voce che parla. Infine c’è il main in the browser, un virus che riesce a intercettare i dati nel momento in cui la vittima li inserisce su qualche sito online.

Per difendersi da questa tipologia di truffa è necessario avere un ottimo antivirus e soprattutto evitare di  usare l’app della propria banca quando si è collegati a rete pubbliche. Nel caso in cui si crede di essere stati vittima di una truffa, bisogna contattare subito la propria banca e segnalare l’accaduto. Se si ha la sensazione di essere stati contattati da qualche malintenzionato, la cosa migliore da fare è parlare con la propria banca e chiedere spiegazioni, se un eventuale messaggio è una truffa, si scoprirà subito. E’ fondamentale, poi, denunciare l’accaduto alle Forze dell’Ordine.

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