Intel ha dimostrato dal vivo nel corso del recente forum degli sviluppatori la tecnologia Robson, ovvero il sistema con il quale è possibile accelerare varie operazioni del sistema operativo e le stesse applicazioni affiancando alla memoria Ram e al disco fisso una certa quantità di memoria flash.
La dimostrazione ha previsto l’avvio di due macchine, una con 256 MB di memorie Nand montate sulla scheda madre, la seconda priva di esse e dotata unicamente di un tradizionale HD. Il risultato è stato che la prima macchina è stata pronta all’uso in un tempo dimezzato rispetto alla seconda, grazie al fatto che una parte del sistema operativo è stato caricato nella Nand, un ‘supporto’ estremamente più veloce dell’HD.
Robson, che è in grado di utilizzare anche una quantità di memoria superiore a 256 MB (Intel parla di memorizzare in una flash l’intero sistema operativo), sarà parte della piattaforma Santa Rosa, una nuova versione di Centrino che sarà rilasciata entro la primavera del 2007.
Robson può essere vista come la risposta di Intel ad una tecnologia sostanzialmente equivalente, promossa da Samsung con un forte supporto da parte di Microsoft che prevede sempre l’uso delle memorie Nand ma all’interno del disco fisso. In ogni caso Vista è in grado di utilizzare sia Robson che i dischi ibridi proposti da Samsung.
Secondo alcuni siti Apple sarebbe interessata ad usare Robson nel suo hardware. L’implementazione di questa tecnologia sarebbe meno costosa per Cupertino che per alcuni concorrenti grazie agli accordi che, grazie al mercato iPod, intercorrono tra la casa della Mela e alcuni fornitori di memorie flash e che permettono ad Apple di acquistare componenti a prezzi irraggiungibili dal resto del mercato.