Nasce un sito dove tale William Foster lancia la candidatura a presidente USA di Steve Jobs (naturalmente per il partito dei democratici), peccato che il capo di Apple non ne sappia nulla.
Nel giro di 10 minuti il sito riceve 10.000 hit e l’idea sembra concretizzarsi, mentre il server va in crash per troppi accessi.
Poi viene a sapere che Jobs avrebbe visitato il sito e preso atto dell’iniziativa ma che abbia anche detto alla sua assistente di telefonare a Foster per comunicargli che “il signor Jobs è molto impegnato con la sua famiglia e con le sue due aziende tanto da non lasciargli il tempo di condurre una cruenta campagna politica”.
Pare che una buona parte dei diecimila avrebbe votato per il CEO di Apple anche con la penna del Newton se gli fosse stata offerta la possibilità !
All’indirizzo www.jobs4president.org resta ormai leggibile solo la scritta: “Wow, la risposta è stata incredibile! Grazie per aver visitato il sito di proposta della candidatura per Presidente USA di Steve Jobs. Abbiamo dovuto spegnere temporaneamente il server a causa dell’altissimo interesse generato. La buona notizia è che questa è la prova dell’altissimo interesse che ha ingenerato. Quella cattiva è che Steve Jobs ci ha contattato e ci ha comunicato che la proposta non è di suo interesse. Tutte le donazioni saranno restituite, grazie per i messaggi e per i fondi!”.
Ricordiamo che Steve Jobs e sua moglie Laurene sono grandi sostenitori del partito democratico, sembra che fin dal 1996 contribuiscano con laute donazioni (c’è chi le ha contate: 250.000 dollari), specialmente nell’era Clinton, con la famiglia Jobs ci sono stati frequenti contatti scambiandosi rispettive ospitalità : Jobs ha avuto ospite Clinton e famiglia in una sua residenza della baia di San Francisco, Clinton ha permesso a Jobs di dormire nella stanza del presidente Lincoln alla Casa Bianca di Washington.
Ormai tardi per le presidenziali 2004, non si perdano le speranze per il 2008, sembra che i democratici sono ancora alla ricerca dell’uomo (o la donna) che possa sfidate il presidente Bush.
