Apple in Norvegia ha tempo non oltre il 21 giugno per modificare i termini di contratto di iTunes. Pena, una multa cui farà seguito un’azione di tipo giudiziario. Questo il rapido e, per alcuni aspetti, inatteso sviluppo della querelle scatenata nel paese nordico da un un’associazione di consumatori che ha presentato all’ombudsman, ottenendo soddisfazione, un esposto contro i metodi di gestione e di marketing seguiti a Apple per il suo negozio Internet.
L’autorità norvegese che tiene sotto osservazione le pratiche commerciali per verificare che esse non danneggino i diritti dei consumatori ha, in particolare ha giudicato non accettabile la richiesta ai clienti di sottoscrivere un contratto regolato dalla legislazione inglese, la pretesa di poter modificare il contratto in ogni momento e quella di non essere ritenuta responsabile per eventuali problemi provocati dal suo software. L’ombudsman ha anche stabilito che Apple non può imporre restrizioni e differenze di prezzo tra vari paesi europei per l’acquisto di musica su Internet,.
Come se questo non fosse sufficiente a mettere in difficoltà Apple, secondo alcuni siti, come ad esempio, l’EE Times Apple per quella data dovrebbe anche rendere compatibili i file scaricati da iTunes con i player della concorrenza. Questa esigenza, citata tra le rimostranze dell’associazione dei consumatori norvegese ma che nessun sito aveva elencato tra quelle già accettate dalla Ombudsman, sarebbe davvero molto pesante e quasi impossibile da rispettare (anche ammesso che Apple lo volesse) sia dal punto di vista tecnico che strategico entro il termine del 21 giugno. Il che significa che molto probabilmente Apple potrebbe decidere di ritirarsi dal mercato norvegese quale soluzione più economica e meno impattante dal punto di vista delle sue strategie.