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Logitech: “non siamo un boccone per Microsoft”

Le voci di un possibile interesse di Microsoft all’acquisto di Logitech risalgono alla prime settimane di gennaio, si veda per esempio questo articolo di Macity. A suo tempo Daniel Borel, co-fondatore del colosso delle periferiche e maggiore azionista con il 6 per cento della proprietà , aveva liquidato l’operazione con la breve ma chiarissima dichiarazione: “Sono il cofondatore di Logitech. Chi venderebbe suo figlio?”.

Ieri l’agenzia Reuters ha toccato di nuovo l’argomento riprendendo una notizia e alcune dichiarazioni di dirigenti Logitech apparse sul Corriere della Sera.

Riferendosi all’aumento del valore delle azioni Logitech nei giorni del possibile acquisto da parte di Microsoft, il presidente di Logitech Guerrino De Luca ha fatto notare che l’incremento è durato un solo giorno, precisando inoltre che a suo parere l’operazione non ha alcun senso.

De Luca è entrato nei dettagli spiegando il suo pensiero: “Lo ribadisco, senza competizione Logitech perderebbe la grande spinta all’innovazione. Inoltre ci sarebbero problemi con le autorità  antitrust visto che le due compagnie insieme deterrebbero virtualmente un monopolio globale per mouse e tastiere”.

Nel prosieguo dell’intervista De Luca prima afferma che l’acquisto di azioni Logitech da parte di Microsoft non sarebbe opportuno, in un secondo tempo però ammette di essere lusingato dal fatto che la Melinda e Bill Gates Foundation, l’organizzazione caritatevole della famiglia Gates, ne ha acquistate in numero limitato.

Più che a un’operazione di acquisizione e controllo, le dichiarazioni degli interessati e le modalità  di acquisto delle azioni Logitech da parte della fondazione Gates, fanno pensare a un’operazione di routine per investire in una azienda solida e costantemente in crescita, quale è appunto Logitech.

A conferma di questo pensiero un’altra dichiarazione di De Luca che alla domanda del giornalista che gli chiedeva della crisi dei mouse indotta dalle maggiori vendite dei portatili, ha sottolineato che è vero proprio il contrario: “I mouse rimangono un terzo dei nostri ricavi” aggiungendo infine che le vendite nell’ultimo trimestre sono aumentate del 25 per cento.

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