Nel mese di ottobre Apple ha incassato il 47,71% di tutti i ricavi generati dalle vendite di computer negli Stati Uniti. Come a dire che metà dei soldi spesi da tutti gli utenti statunitensi per l’acquisto di un nuovo computer è andato nelle casse di Cupertino. Il dato è rivelato direttamente dalla società di analisti NPD, più precisamente da Stephen Baker, vice presidente industry analysis, intervistato dal sito betanews
Secondo Baker l’importante risultato registrato da Apple non è sostenibile nel corso del tempo: l’analista dichiara che Cupertino è stata abile nello sfruttare i giorni immediatamente precedenti il rilascio di Windows 7 con l’introduzione dei nuovi iMac. In questo modo Apple ha catturato una fetta di clienti che attendevano di sostituire il computer in occasione del rilascio del nuovo OS Microsoft.
E’ comunque un altro il fattore fondamentale che permette ad Apple di ottenere importanti percentuali dei ricavi complessivi del settore computer a scapito dei numerosi concorrenti che operano nel settore PC. Si tratta ovviamente del prezzo medio di vendita: nello scorso mese di ottobre NPD rileva che un PC Windows costava mediamente 491 dollari, mentre un Mac desktop parte da un prezzo di 1.338 dollari.
Il risultato messo in luce da NPD dimostra la validità della strategia di Cupertino di non competere nel segmento dei computer sotto ai 1.000 dollari. Ricordiamo che nel settore dei portatili che rappresentano sempre più la parte mainstream del mercato, nel mese di ottobre Apple ha registrato una quota dei ricavi complessivi pari al 33,66%, una percentuale inferiore rispetto ai desktop, in ogni caso superiore a quanto ogni costruttore PC potrebbe sognare di arrivare.
