Per Delta Air Lines volare è diventata un’esperienza digitale

Wi-Fi gratuito su tutti i voli, una app da favola e un network in costante crescita. E soprattutto, più esperienze e meno oggetti. Le novità che devono arrivare nella crescita del settore del trasporto aereo in generale sono tantissime e mostrano come questo settore ad altissimo contenuto tecnologico si stia sposando sempre più con il mondo del digitale.

Dai passaporti sul telefonino, che sono ancora di là da venire, alle esperienze di volo rese più facili e fluide grazie alla rete e ai dati aggiornati in tempo reale, che sono già una realtà.

Macity ha incontrato Matteo Curcio vicepresidente senior di Delta Air Lines, la compagnia aerea americana, con la responsabilità per l’area EMEAI (Europa, Medio Oriente, Africa e India) in una cornice particolare: la torrefazione-negozio di Starbuck in piazza Cordusio a Milano.

Starbucks è uno dei partner di Delta Air Lines e l’incontro è stato organizzato in un’area privata dove Curcio ha parlato con un piccolo gruppo di giornalisti a tutto campo, partendo dalla situazione del trasporto aereo attuale per arrivare alle previsioni sulla prossima estate, quando Delta si attende di portare un milione di persone nel nostro Paese.

Un punto di partenza

Intanto: chi è Delta Air Lines. La compagnia aerea americana è una delle più antiche al mondo: è nata nel 1929 e attualmente ha la sua base ad Atlanta, in Georgia. È una dei big three, i tre grandi vettori Usa (gli altri due sono American Airlines e United Airlines) che fanno anche da capofila a una rete di partner tramite i programmi di code sharing (condivisione delle prenotazioni dei voli operati dai vari vettori) e raccolta punti.

Delta ha sostanzialmente inventato la categoria delle grande alleanze dei cieli ed è alla guida di Sky Teams, dove ci sono anche Air France-Klm, Korean Air e varie altre compagnie aree. Era presente anche Alitalia che adesso, dopo essere fallita ed essersi trasformata in Ita Airways, è in procinto di essere acquistata da Lufthansa (che fa partnership con United Airlines tramite Star Alliance). “Tuttavia, manteniamo code sharing e una serie di attività insieme, anche se a passo più ridotto”, ha detto Curcio durante l’incontro.

Delta ha nove hub (aeroporti di riferimento) che coprono le tre aree degli Usa (costa est, ovest e centro), trasporta più di 200 milioni di passeggeri all’anno con quattromila voli al giorno e ha più di 100mila dipendenti. È un vero e proprio colosso ed è considerata da Fortune la dodicesima migliore azienda al mondo in assoluto (non nel solo comparto del trasporto aereo).

“La nostra capacità – dice Curcio – di essere i migliori, i più puntuali e affidabili, deriva dall’attenzione che l’azienda ha per i suoi dipendenti. Se i dipendenti sono felici, lavorano bene e sono felici anche i clienti. Se sono felici i clienti volano di più e il business va bene, e questo rende felici anche gli azionisti. Questa è la nostra logica per fare business”.

Delta Air Lines ci racconta perché volare è diventata un’esperienza digitale

I piani di Delta

La pandemia ha fermato il traffico aereo mondiale ma ha dato anche una opportunità: accelerare gli investimenti. Delta lo ha fatto accelerando il rinnovamento dei terminal di aeroporto, i lavori sulla flotta, il consolidamento delle tratte, l’apertura di nuove rotte.

Oggi, passata la pandemia, il trasporto aereo ha ripreso con impeto, cogliendo di sorpresa molto compagnie. Non Delta, che ha un’analisi dei dati abbastanza chiara. “Durante il covid – dice Curcio – la parte più ricca degli Stati Uniti è diventata ancora più ricca. Dal 2019 al 2023 la sua ricchezza è aumentata di 1.700 miliardi di dollari. Sono gli americani che guadagnano più di 100mila dollari all’anno, quelli che possiamo considerate benestanti e più. Siccome il 75% del fatturato dai biglietti aerei viene dal 40% della popolazione, la parte a reddito elevato, sappiamo che non solo il business è solido, ma che c’è ancora una domanda inespressa che aumenterà”.

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Il mondo delle esperienze

È cambiato il modo con il quale le persone vivono la loro vita. Negli Usa e non solo, anche in Europa. Cala la voglia di accumulare oggetti e aumenta il desiderio di vivere esperienze. Questo vuol dire, per Delta, che aumentano le persone che vogliono viaggiare.

Non solo. Il settore del trasporto aereo, spiega Curcio, è legato in maniera lineare al Pil dei vari Paesi. Negli Usa impatta per l’1,3% del Pil. E in questo momento, calcolatrice alla mano, “mancano ancora 400 miliardi di dollari che dopo il covid stanno tornando. Soprattutto, mentre i viaggiatori per piacere e vacanza sono già tornati a superare i livelli del 2019, quelli business sono ancora indietro, al 75%, e quindi cresceranno ancora molto rapidamente”.

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La parte internazionale di Delta

Delta Air Lines sono due grandi compagnie una dentro l’altra. Quella per il trasporto domestico negli Usa e Canada (che poi è un continente e quindi “vale” come tutta l’Europa) e quella del trasporto internazionale.

Per il trasporto domestico Delta ha già sviluppato strumenti molto avanzati, a partire dalla app, una delle migliori in assoluto, che marca nettamente l’entrata del trasporto aereo in una fase 2.0.

L’app di Delta serve infatti a rendere il viaggio più piacevole eliminando per quanto possibile l’incertezza. Si collega sempre perché il Wi-Fi sugli aerei negli Usa è gratuito, e permette di tracciare tutto: orari, bagaglio, coincidenze, prenotare trasporti (Uber è partner di Delta) o alberghi. Oltre ovviamente a fare check-in, portare il biglietto elettronico, riprenotare un diverso itinerario in caso di ritardi o di emergenze personali.

Un punto di contatto fortissimo tra azienda e cliente pensato per una razionalizzazione non solo delle comunicazioni ma anche dell’esperienza e del modo di viaggiare.

L’esperienza con la app nel resto del mondo è comunque interessante e la buona notizia è che Delta sta attivando il Wi-Fi gratuito in tutta la sua flotta con una serie di accordi e mentre procede al rinnovo dei velivoli stessi della flotta, con i nuovi Airbus A330neo e A350neo (“neo” significa che hanno i nuovi motori ad alta efficienza ambientale), che volano anche dall’Italia assieme agli “storici” Boeing 767.

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L’Italia e il resto del mondo

Il mondo per Delta è diviso in quattro grandi destinazioni per i cittadini americani: innanzitutto il Messico, che è la destinazione turistica “speciale” degli americani, poi Regno Unito, Francia e Italia. Questi sono i punti forti e per l’Italia questo è il traffico maggiore.

Infatti, gli aerei portano in questo momento più persone dagli Usa (e indietro) che non viceversa. I turisti amano le destinazioni chiave dove vola Delta: Roma e Venezia, ora con l’apertura della rotta su Napoli e in prospettiva magari l’esplorazione di mercati ancora sottovalutati come Sicilia e Sardegna e forse Bologna (che farebbe anche da riferimento per Firenze, più che non Pisa).

Milano con Malpensa ha un ruolo molto particolare perché è la città che riesce a “tirare” anche molto traffico business e farlo non solo dagli Usa verso l’Italia ma anche dall’Italia verso gli Usa. È una unicità che rende il capoluogo lombardo (anche se l’aeroporto in realtà è in provincia di Varese) una piazza diversa per Delta.

In ogni caso, Delta è il primo vettore transatlantico da e per l’Italia, con 14 collegamenti giornalieri con gli Usa e oltre 200 voli in coincidenza in tutta l’America del Nord (ma durante i mesi estivi di picco, Delta opererà fino a 94 voli settimanali tra l’Italia e gli Stati Uniti). L’azienda ha progettato un aumento della capacità del 14% per l’estate 2024 rispetto all’estate 2023 e negli ultimi 12 mesi ha trasportato un altro milione di passeggeri tra l’Italia e gli Stati Uniti.

Lo stato dell’Atlantico

Ogni giorno sopra l’Atlantico ci sono 350 voli con 30mila passeggeri che uniscono America ed Europa. Grazie alla partnership con Air France-Klm (una francese e l’altra olandese) e alla comproprietà di Virgin Atlantic (britannica), Delta ha un ruolo importante in questo quadrante.

Il 20-25% del traffico sull’Atlantico passa attraverso un aereo di Sky Team, dice Curcio, una torta enorme sulla quale Delta non ha timori di veder cambiare il suo mercato dopo il passaggio di Ita a Lufthansa, perché gestisce già molto bene tutto il suo network europeo.

Il turismo in Europa e in Italia è tornato ai livelli pre-pandemia e sta crescendo con una logica che va oltre la stagionalità. È una considerazione interessante: “Noi siamo abituati a pensare al turismo come estate e spiaggia – dice Curcio – mentre altre culture come cinesi e coreani non hanno questa idea vincolata all’estate e viaggiano per visitare i posti. Possiamo allungare le stagioni estive con la maggior densità di voli, e lo stiamo facendo”.

Il futuro del trasporto aereo è verde

I vincoli che le nazioni hanno posto al trasporto aereo in termini di impatto ambientale sono stringenti e Delta, come le altre compagnie aeree in tutto il mondo, ha costruito la sua strategia per diventare più verde riducendo le emissioni al 50% entro il 2030 e a zero entro il 2050.

Questo grazie ad aeromobili efficienti (Delta lavora con Aero Design Labs per modificare la flotta utilizzando meno carburante e riducendo le emissioni), all’uso di carburante pulito, cioè il SAF, in modo da poter raggiungere l’obiettivo di breve termine del 10% di SAF entro il 2030, e infine collaborando con i produttori alla creazione di una flotta di aerei del futuro per il lungo raggio che possano rivoluzionare il settore del trasporto aereo. Ma questo è un progetto ancora di là da venire.

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