Apple potrebbe siglare un contratto di locazione per un immobile sulla O’Connell Street, la strada principale di Dublino, per l’apertura del primo store in Irlanda. Natrium, un consorzio di imprese che ha comprato l’ex negozio Clerys che si affacciava su O’Connell Street e che ha chiuso la sua attività commerciale dopo 162 anni, starebbe cercando di convincere Apple. Stando a quanto riporta l’Independent, negoziati con le Mela sarebbero in corso da diversi mesi. Non c’è nessun annuncio ufficiale ma come sempre Apple preferisce tenere riservati potenziali accordi in corso.
La chiusura del negozio Clerys a giugno del 2015 è stata un fulmine a ciel sereno per molti dipendenti (460 persone) che ha creato problemi anche ai clienti: alcuni avevano versato un deposito per l’acquisto di mobili e altri prodotti per la casa e non è chiaro se e quando riavranno quanto versato in anticipo. La chiusura era stata ordinata dalla Corte Suprema di Four Courts e a quanto pare era l’unica soluzione giacché non è stato trovato denaro per pagare debiti e dipendenti. A giugno è stato nominato un esecutore per la liquidazione degli asset economici e da qui l’acquisizione da parte della società Natrium.
Tornando ad Apple, la multinazionale di Cupertino ha uno store a Belfast (la maggiore città dell’Irlanda del Nord), ma nessuno nella Repubblica d’Irlanda. Apple, al pari di molte altre aziende del mondo IT, ha vari uffici e strutture a Cork che si occupano delle operazioni europee, della produzione degli iMac e della gestione degli introiti internazionali sfruttando lacune e scappatoie del Paese che consentono di pagare quote minime in termini di tasse, uno dei motivi dell’indagine in corso da parte della Commissione europea. Nei piani di Apple c’è anche la costruzione di un data center, una struttura da 850 milioni di euro che dovrebbe sorgere nella costa occidentale dell’Irlanda.