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Rallenta il calo vendite iPhone in Cina

Dopo quasi 10 mesi di flessione arrivano i primi segnali di ripresa del mercato smartphone in Cina: per Apple rallenta il calo vendite iPhone in Cina, ma i risultati di Cupertino rimangono inferiori a quelli del settore nel suo complesso e degli altri costruttori Android.

Nel mese di aprile il calo vendite iPhone in Cina è stato del 3% anno su anno, un miglioramento rispetto al calo del -61% registrato a marzo. In aprile le vendite di smartphone cinesi sono aumentate del 6%. Invece rispetto al mese precedente Apple segna +19%, anche in questo caso un risultato inferiore a quello di mercato che migliora del 29%.

I nuovi dati di UBS confermano quanto annunciato da Tim Cook durante l’ultima presentazione dei risultati finanziari Apple del secondo trimestre, che per Apple corrispondono ai primi tre mesi di quest’anno. Si tratta di un buon segnale di ripresa anche se Cupertino potrebbe aver perso ulteriori quote di mercato nel fondamentale mercato cinese.

Mobile in CinaNonostante il brusco calo accusato da Apple negli ultimi 3 mesi del 2018, la Cina rimane no dei mercati più importanti di Cupertino. Questo anche se il Paese ora conta per il 16,6% del fatturato totale di Apple, contro il 20% del 2018. In termini di percentuale dei profitti complessivi la Cina incide sui risultati Apple del 19% contro il precedente 22%.

Secondo UBS, come riporta AppleInsider, la Cina continuerà a rappresentare un problema per Apple anche per il resto di quest’anno, in ogni caso questa tendenza è già inglobata nella previsione di un calo del fatturato del 2,6% per il 2019. La società di analisi prevede comunque una quotazione del titolo AAPL a 235 dollari, sensibilmente superiore alla valutazione corrente di circa 196 dollari per azione, consigliando l’acquisto di azioni Apple ai propri clienti.

In questi giorni il futuro di Apple in Cina è messo in discussione anche dalle tensioni tra USA e il Paese del Dragone. Qui viene assemblata la maggior parte dei prodotti Apple, iPhone inclusi, e il possibile arrivo di un nuovo dazio del 25% sulle importazioni di prodotti cinesi in USA potrebbe colpire anche Cupertino. Se questo dovesse verificarsi Cupertino potrebbe trovarsi costretta ad aumentare i prezzi già elevati di iPhone e degli altri suo prodotti e, più a lungo termine, spostare produzione e assemblaggio in altri paesi non colpiti dai dazi di Trump.

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