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Recensione Kindle Scribe, il tablet e-Ink di Amazon prende quota

Parte dalla retrovie ma con le spalle larghe. Ecco il Kindle più grande in commercio, la versione Scribe con schermo da 10.2 pollici e-Ink da 300ppi, con la definizione più elevata in assoluto fra i modelli esistenti ad oggi, l’illuminazione che migliora quella già ottima del Kindle Oasis, con 35 LED regolabili sia in intensità che in tonalità, il nuovo processore MediaTek MT8113 Kompanio 500 octa-core, dotato di 1GB di RAM e disponibile in tre tagli di memoria interna: 16, 32 o 64GB. Della batteria sappiamo solo che dura per settimane.

È il nuovo Kindle che si sta lentamente facendo largo nel piccolo ma affollato mercato dei tablet e-Ink grazie a due fattori, più che altro: il prezzo contenuto rispetto alla concorrenza e gli aggiornamenti costanti. Terzo, ovviamente c’è anche quella, la piena compatibilità con l’ecosistema Kindle, che rende ovviamente possibile l’utilizzo anche come “grande libro” per chi ama la lettura di dimensioni max.

Un Kindle grande

Cominciamo dalla cosa apparentemente meno importante, ma in realtà come vedremo è fondamentale. Leggere. Perché con lo Scribe si può leggere molto bene tutto quello che fa parte della piattaforma Kindle (libri e fumetti), ma anche documenti inviati ad hoc (ottimo il plugin per Word) e Pdf.

L’esperienza di lettura è migliore di quella della concorrenza (Remarkable, ma anche Kobo Elipsa, e sicuramente i dispositivi Android con e-Ink) e si possono gestire documenti di formati diversi. Certo, non è perfetta l’apertura verso il resto del mondo, come vedremo tra un attimo.

Lo schermo è veramente molto definito, di grandi dimensioni ma sostenibile, con una batteria che regge perfettamente le 35 lampade LED, e una resa luminosa ottima, sia per intensità che per colore. Abbiamo lavorato alla correzione della bozza di un libro in Pdf con luminosità a 14 fissa e la batteria dura giornate intere.

Si possono leggere libri con grande comodità e, grazie all’ultimo aggiornamento, ruotare il senso di lettura e portare il testo a due colonne, cosa che restituisce un effetto “Giallo Mondadori” dei bei tempi andati veramente strepitoso. La batteria dura davvero tanto, ve lo abbiamo già detto?

Un software che migliora giorno per giorno

Quando questo Scribe è uscito le recensioni sono state positive e negative al tempo stesso. Positive perché l’hardware è nettamente superiore a quasi tutta la concorrenza, la penna è ottima, venduta con il Kindle Scribe e il costo è basso, ed è diventata più che sensibile e adatta a scrittura e disegno. Inoltre, ci sono tanti accessori (cioè cover) di terze parti a basso costo.

Invece, le critiche negative dipendono dal fatto che il software al momento del lancio era veramente scarso e mancavano moltissime funzioni. Tra aprile e maggio del 2023 sono usciti uno dopo l’altro due aggiornamenti improtanti che hanno dato un sacco di opportunità di miglioramento al prodotto, introducendo sia il lazo per cerchiare e ridimensionare, spostandoli, blocchi di testo o altri oggetti, più flessibilità negli appunti sopra il testo dei vari tipi di documenti, le funzioni di copia e incolla e altro.

Mancano ancora molte cose: soprattutto i livelli per quando si disegna-scrive (forse arriveranno, chissà), l’integrazione con i servizi cloud di terze parti (tipo Dropbox, Google Drive e OneDrive, ma quelli probabilmente non arriveranno mai), e un meccanismo di esportazione del testo più razionale.

Un’esperienza di scrittura unica

La cosa che viene meglio con il Kindle Scribe però è quella promessa con il suo nome: scrivere a penna. È facile, fluido e con un contatto della penna notevolissimo. La penna non è perfetta (ha il maledetto pulsante in una posizione scomoda lungo lo stelo proprio dove la si impugna, ma noi l’abbiamo disabilitato) ma l’esperienza di scrittura è praticamente perfetta. Migliore di tutte le altre.

Davvero, usare questo sistema è ottimo e permette di lavorare ottimamente anche con del materiale sotto, cioè prendere appunti ad esempio sopra un pdf. Le possibilità per chi va a scuola, per chi studia, per chi lavora con pdf da analizzare (moltissimi lavori di ufficio li prevedono) è veramente enorme. Ma c’è un problema.

Le mancanze: l’integrazione con altri servizi cloud

Kindle è di Amazon che vuole usare il suo sistema e per questa generazione di apparecchi la gestione dei documenti esterni diventa ancora più complessa e limitata che in passato.

Quando si vuole scrivere su qualcosa bisogna inviarselo per email, identificando la email che vogliamo associare al nostro Kindle (e che per fortuna è modificabile). Non c’è la possibilità di agganciare nessun servizio cloud tradizionale, che invece sarebbe molto più comodo. Per fortuna c’è un’ottima integrazione con Microsoft Word per Windows e Mac, che permette di “sparare” direttamente il documento a cui si sta lavorando nel cloud di Amazon e quindi Kindle. Bisogna usare l’app Send to Kindle.

In generale, i servizi cloud del Kindle e la sua inrterfaccia, per quanto potenti, non sono molto amici dell’utente. È un classico caso di servizio molto complesso gestito in maniera non trasparente e che non permette di “mettere le mani” con semplicità sui documenti. Questo tipo di problematica discende anche da un approccio delle interfacce pensate per particolari dispositivi e che non scalano.

Nel caso del Kindle, l’interfaccia “a vetrina” e molto limitata è così perché è stata pensata per facilitare l’uso con il dito e in un contesto in cui il refresh dell’interfaccia era molto limitato. Questo è cambiato nel senso che oggi Kindle va come una scheggia ma l’interfaccia è sempre macchinosa. E non si adatta bene a grandi volumi di dati. Il vero problema sul Kindle è capire dove uno ha messo la roba.

Se fosse possibile avere una visione simile a un file system (Remarkable 2 lo fa molto bene) con cartelle e oggetti localizzatibili facilmente e altrettanto facilmente spostabili o apribili, sarebbe tutto molto più facile per gli utenti che abbiamo più di una dozzina tra libri e due pdf.

Recensione Kindle Scribe, il tablet eInk di Amazon prende quota

Le mancanze: i livelli nel disegno

Disegnare su Kindle Scribe viene particolarmente bene. È un sottoprodotto dell’uso della tecnologia Wacom, visto che anche la penna è quella utilizzata da chi ha sposato quella tecnologia, e che si sta dimostrando molto valida e capace di mettere in difficoltà anche Apple Pencil di prima e seconda generazione. Se non altro perché non ha bisogno di una batteria per funzionare (ma le punte si consumano in maniera veramente molto veloce).

Manca anche un meccanismo automatico per il riconoscimento delle forme geometriche, delle linee curve o dei cerchi (caratteristico dei software da disegno di media potenza) e qualche altra chicca necessaria. Ma diciamo che intanto i livelli sarebbero fondamentali.

Lo Scribe si è dimostrato un album da disegno di qualità eccelsa, assieme alla scrittura questa funzione viene molto bene e, se anche non ne avete bisogno, può sia potenziare i vostri appunti (magari con qualche rapido schema) sia aiutarvi se dovete prendere appunti di precisione, fare sottolineature e altri segni sui pdf e libri che state studiando.

Le mancanze: la tastiera esterna

Volete sapere cosa sarebbe fantastico poter collegare? Una tastiera anche Bluetooth esterna. Sarebbe un’opportunità unica, anche se questo dispositivo, come il Remarkable 2 che abbiamo recensito qui per quanto riguarda l’aggiuntivo della tastiera, non ha alcuna caratterista come piattaforma di editing del testo scritto: manca un software dedicato, manca la possibilità di fare l’autocorrezione, la gestione dei file avanzata e mille altre cose. Però lasciateci sognare per un attimo.

Recensione Kindle Scribe, il tablet eInk di Amazon prende quota

Un po’ di cose al volo buone e meno buone

Piacevole e robusto il materiale dell’apparecchio, comodi i quattro gommini posteriori per tenerlo appoggiato bene sul tavolo, strano pulsante e presa Usb-C sul lato lungo, c’è WiFi e anche il Bluetooth, ma non è ancora attivo per gli audiolibri (e non ci sono speaker integrati).

Non è resistente all’acqua (nel senso che non può stare sott’acqua come altri dispositivi “blindati”) e non ha connessione 4G (ma il WiFi basta e avanza).

Infine, la gestione dei documenti e dei taccuini è primordiale: non si possono spostare i Pdf che uno si manda dalla libreria all’area taccuini. Un singolo taccuino ammette un solo tipo di sfondo e se lo si cambia a una pagina cambia per tutte. Cose così, che fanno capire che ci vorrebbe un piccolo sforzo per rendere tutto molto meglio.

Recensione Kindle Scribe, il tablet eInk di Amazon prende quota

Conclusioni

Cosa ci ha veramente colpiti e cosa no. Le funzionalità che vengono aggiunte con gli aggiornamenti dimostrano che Amazon “crede” in questo dispositivo e vuole supportarlo ancora a lungo.

Il display è veramente bello per resa visiva e viene superato solo dalla durata della batteria e dalla qualità e uniformità dell’illuminazione. Veramente molto buone.

I formati modificabili per prendere gli appunti sono pochi e attivabili solo con Send to Kindle, inoltre la punta della penna dura abbastanza poco (se scrivete molto un paio di settimane) e soprattutto il sistema per gestire i documenti è cervellotico e inadatto a un uso più strutturato.

Abbiamo rivisto più volte il voto, oscillando tra un voto molto alto, per via soprattutto del posizionamento di prezzo a fronte di un hardware maiuscolo, a uno più basso, per via delle mancanze software che vengono pian piano sanate.

Tuttavia, siamo arrivati al voto quasi perfetto, nove, perché in realtà ci siamo resi conto di aver usato tantissimo questo Kindle sia per leggere che per lavorare su bozze di due libri che per appunti a mano libera che per disegno ricreativo, la pratica dell’urban sketch.

Siamo convinti che il Kindle Scribe sia perfetto o che sia lo strumento definitivo? Assolutamente no. Che faccia tutto meglio del Remarkable 2? No. Dell’iPad (scegliete voi un modello che ritenete comparabile)? Neanche.

Tuttavia, ha caratteristiche eccezionali, un software che è diventato più che sufficiente, un prezzo davvero ottimo (la versione da 16 GB basta e avanza per tutti) e si possono trovare cover di terze parti da 15 euro con anche l’aggancio per la penna, come quella che usiamo noi con soddisfazione.

Se vi serve uno strumento più economico di un iPad c che serva per prendere appunti a penna, disegnare, utilizzare un sacco di pdf e documenti di vario genere e vi permetta anche di leggere con comodità, il tutto con uno schermo in bianco e nero stupendo, una batteria fenomenale e la retroilluminazione (che Remarkable 2 non ha, per esempio), avete trovato il vostro campione.

GIUDIZIO

VOTO: 9

Pro

Lo schermo e la penna sono integrate benissimo – L’esperienza di lettura è veramente buona – Si possono prendere appunti ma anche disegnare molto bene (se solo ci fossero i livelli del foglio!) – Ricco ecosistema di accessori (penne e cover di terze parti molto belle ed economiche) – Gli aggiornamenti frequenti con nuove funzioni danno speranza che si possa arrivare a fare di più!

Contro

Come visto sopra: va bene che ci sono gli aggiornamenti, ma è ancora molto spartano nelle funzioni – Tre livelli di prezzo che stanno dentro i 50-70 euro con la memoria triplica: troppa scelta – Una cover basic dovrebbe essere inclusa – Un peccato che adesso si possa usare solo “Invia a Kindle” per caricare documenti da annotare

Prezzo al Pubblico

 

Kindle Scribe è disponibile all’acquisto da questa pagina di Amazon a partire da 369,99 euro. Il dispositivo è disponibile in Grigio con spazio di archiviazione da 16GB, 32GB o 64GB, è dotato di una penna Basic o Premium, priva di batteria, che include una gomma e un pulsante di scelta rapida personalizzabile

 

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