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Samsung, terminate le prime indagini sulle condizioni di lavoro degli operai cinesi

Samsung ha reso noti i dettagli di una ricerca eseguita all’interno della fabbrica di un subappaltatore nella città di Huizhou (Cina), la società HEG Electronics. Questa fabbrica si occupa della realizzazione di smartphone, lettori DVD, impianti stereo e lettori Mp3. Ad agosto di quest’anno un osservatorio per i diritti dei lavoratori aveva denunciato in un rapporto irregolarità e lo sfruttamento di bambini nello stabilimento. Investigatori entrati come dipendenti nella fabbrica, trovarono sette ragazzi, tra i 14 e i 16 anni, che lavoravano nel loro settore facendo turni di undici ore e con uno stipendio pari al 70% di quello dei loro colleghi adulti, nonostante la mansione identica. In alcuni casi pare che ai ragazzi era spesso richiesto di svolgere compiti pericolosi in cui era facile rimanere feriti. Oltre agli abusi in questione sono venute fuori storie di bullismo con punizioni fisiche (lavoratori obbligati a stare in piedi tutta la giornata), la negazione di cure mediche, la mancanza di retribuzione dopo il licenziamento.

Verifiche specifiche nel mese di agosto sono state rese difficili, ha fatto sapere Samsung, per l’alto tasso di rotazione del personale. Nel corso dei controlli nessun bambino è stato ad ogni modo individuato in fabbrica, anche se erano presenti studenti tra i 16 e i 18 anni (il 19% dei dipendenti, un gruppo di 520 individui); l’età non costituisce ad ogni modo un problema per le leggi cinesi e questa permette tra l’atro alle fabbriche di scegliere donne tra i 16 e i 30 anni anziché uomini per le linee di assemblaggio.

I dormitori sono stati giudicati confortevoli e tra i migliori della zona e anche le retribuzioni pare siano mediamente più alte rispetto alle pratiche della regione. Samsung ha confermato problemi per quanto riguarda l’assenza di visite mediche, la conferma di un sistema di sanzioni in caso di ritardi o assenze e contestato tempi troppo brevi per le pause pranzo.

Samsung ha chiesto al subappaltatore di correggere i problemi evidenziati, minacciando in caso contrario di stralciare i contratti. Altre ispezioni sono programmate in questa e altre 144 fabbriche del paese decidendo caso per caso come proseguire. Il produttore afferma di aver prescritto linee guida specifiche e queste prevedono il rispetto di etiche aziendali, specifici codici di condottae obblighi contrattuali che i fornitori devono sottoscrivere.

[A cura di Mauro Notarianni]

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