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Vecchi Mac con MacOs X? Si può…

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Apple supporterà  MacOs X solo sui nuovi Mac con G3 ma non è da escludere che anche chi ha in casa un vecchio PowerMac non possa essere in grado di far girare il nuovo OS a patto di aggiornarlo a G3 o G4.
I produttori di schede di upgrading, infatti, dopo il rilascio della beta di MacOs X sono al lavoro per cercare di offrire al maggior numero di utenti possibile la possibilità  di usare il sistema operativo del nuovo millennio. Lo si apprende da un articolo di MacWeek dal quale apprendiamo che ad essere esclusi da questa possibilità , almeno al momento, sono solo i primi PowerMac basati su tecnologia NuBus. Chi ha un 6100, un 7100 e un 8100 e loro derivati, infatti, dovrebbe sperare che un produttore di scheda di upgrading o la stessa Apple scrivano in MacOs X codice per il supporto del NuBus, ipotesi piuttosto remota. Ma tutti gli altri utenti che possiedono Mac con PCI non possono escludere a priori la possibilità  di usare MacOs X.
Ad esempio, si legge sempre in MacWeek, XLR8 afferma che verificherà  caso per caso quali macchine supportare. “L’importante è che MacOs X si installi”, sostiene Chris Cooksey uno dei responsabili di XLR8. Da NewerTechnology si preferisce invece non sbilanciarsi sottolineando che MacOs X è ancora troppo distante dalla versione finale per fare previsioni. “Il supporto – dichiara Roger Kasten – potrebbe essere possibile oppure no. Ma al momento non possiamo dirlo con certezza. Mancano ancora troppe componenti rispetto alla versione finale in MacOs X”.
Chi potrebbe avere meno problemi a far girare il nuovo sistema operativo sono coloro che hanno già  un G3 o un G4 e intendono aggiornarlo a processori più veloci. Sonnet, uno dei più attivi produttori di schede di aggiornamento ha già  fatto sapere che gli upgrade Encore ZIF già  danno buoni risultati con MacOs X. Anche gli aggiornamenti delle versioni slot per Mac PCI paiono, da qualche esame preliminare, girare con il nuovo OS ma la backside cache viene esclusa. “Si tratta di un problema di drivers – dicono alla Sonnet – lo risolveremo prima del rilascio della versione definitiva di MacOs X”.
Proprio i drivers, necessari per un grande numero di schede di aggiornamento, sono il maggiore ostacolo per i produttori di upgrading. I loro settori di sviluppo, infatti, devono fare esperienza di scrittura di codice in ambiente Unix e questo potrebbe richiedere un po’ di tempo ma non pare in discussione il fatto che presto o tardi buona parte dei 15 milioni di macchine non G3 potranno usare il nuovo sistema operativo, basterà  mettere mano al portafogli.

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