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Windows su Mac, più difficile del previsto

Windows Vista non supporterà  Efi. L’€™annuncio che il nuovo sistema operativo di Microsoft non sarà  in grado di partire utilizzando la nuova tecnologia, data ieri da Microsoft, nel contesto dell’€™Intel Developer Forum, rappresenta una cattiva nuova per gli utenti Mac. Questo significa, infatti, che i Mac non saranno in grado di avviarsi ‘€œnativamente’€ usando la prossima generazione di Windows, come speravano in molti.

Efi, una tecnologia studiata da Intel per prendere il posto del tradizionale Bios, è alla base dell’€™hardware dei Mac con processore Core che la impiegano per avviarsi. Proprio l’€™uso di Efi al posto del Bios è oggi l’€™ostacolo più rilevante per chi desidererebbe usare anche Windows sui Mac mini, gli iMac o i MacBook Pro; l’€™attuale versione di Windows, infatti, non usa Efi, ma il Bios, ostacolo che sarebbe caduto con il rilascio in autunno di Vista, che doveva usare proprio Efi, ma che ora sembra destinato a permanere.

‘€œUna serie di fattori ci hanno costretto a cambiare i nostri piani iniziali – ha detto Andrew Ritz, uno dei manager Microsoft presenti all’€™Intel Developer Forum – la principale, a mio parere, è la mancanza di hardware compatibile’€.

Microsoft non ha del tutto cancellato il supporto di Efi in Windows Vista. Una versione capace di usare questo sistema d’€™avvio sarà  rilasciata probabilmente entro l’€™anno, ma si tratterà  della versione server, compatibile con la tecnologia a 64-bit.
Anche in questo caso sarà  però inutile allo scopo di chi si prefigge di avviare il Mac con Windows, visto che tutti gli attuali chip Intel usati nei Mac sono a 32-bit e al momento non ci sono piani per processori a 64-bit, almeno per le macchine desktop e laptop.
Solo più in là  nel tempo, forse con il primo Service Pack di Vista se non ancora dopo, Microsoft potrebbe lanciare una versione Efi del suo sistema operativo client, ma il calendario non è stato ancora fissato e tutto resta nell’€™incertezza più assoluta.

La conferma che l’€™orizzonte è fosco giunge anche dalla stessa Apple. ‘€œNon penso che sarà  così facile far girare Vista su Mac’€, ha detto nel corso di un incontro allo stesso Intel Developer Forum Cameron Esfahani, responsabile dello sviluppo hardware della piattaforma Mac. Il manager di Apple ha anche precisato che l’€™implementazione fatta da Apple di Efi non può essere paragonata a quella che ne potrebbero fare altri produttori hardware Pc. ‘€œEfi presuppone l’€™uso anche di hardware software anche molto datato, il nostro Efi non presenta questa priorità ‘€. Come dire che se il futuro e possibile Windows Vista Efi si prefiggesse (come è possibile) di supportare tecnologie non troppo moderne questo potrebbe essere un problema in più perché non troverebbe una corrispondenza nell’€™implementazione che ne ha fatto Apple.

Questo significa che i Mac con Intel non saranno mai in grado di usare Windows? Le cose non stanno propriamente così. Più semplicemente rappresenta la certezza che con l’€™arrivo di Vista non basterà , come si poteva sperare fino a ieri, infilare il disco d’€™installo di Windows come si infila il disco di Mac Os e avviare un Mac, ma si dovrà  attendere che qualche terza parte venga in soccorso. In questo campo c’€™è molto interesse, come dimostrano diverse iniziative lanciate nei mesi scorsi, tra cui anche alcuni concorsi a premi con in palio ingenti somme di denaro.

Secondo diversi analisti per altro verso, Apple starebbe fornendo un aiuto concreto i prima persona agli sviluppatori che intendessero sviluppare un sistema per abilitare il boot di Windows su Mac. Cupertino pare interessata a dare questa opportunità , comprendendo che potrebbe essere un fattore strategico per accelerare la migrazione da Pc a Macintosh.

Non si deve neppure dimenticare che su questo fronte c’€™è anche Microsoft.
In passato Redmond produceva VirtualPc, un sistema d’€™emulazione per Windows su Mac, sistema che oggi con i nuovi Mac con Intel non funziona più.

Il dipartimento che si occupa di software Mac non ha ancora fatto sapere se questa applicazione tornerà  o meno sulla piattaforma della Mela, ma è opinione comune che nei laboratori di Microsoft si stia lavorando ad una nuova versione che potrebbe debuttare verso la fine dell’€™anno, dopo il lancio di Windows Vista.

Poiché l’€™hardware Apple è ora del tutto simile a quello Pc e poiché Microsoft conosce (ovviamente) le tecnologie del suo sistema operativo più di chiunque altro, è praticamente certo che il nuovo VirtualPC possa essere molto più efficiente delle versioni precedenti, al punto che potrebbe addirittura essere paragonabile, più che ad un software d’€™emulazione, ad un vero e proprio sistema operativo Windows per Mac.

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