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Windows Vista? Un passo indietro rispetto a XP

Andreas Pfeiffer è un analista francese che studia e compie ricerche sulla fluidità  e sui tempi di reattività  ai comandi impartiti in diversi sistemi operativi. Lo stesso analista ha paragonato la reattività  UIF (User Interface reactivity) alla reazione più o meno veloce dell’auto quando si preme il pedale dell’acceleratore.

Lo stesso Pfeiffer spiega: “Abbiamo realizzato che esistono diverse cose che non vengono prese in considerazione quando si eseguono i tradizionali software di benchmark, come per esempio gli elementi dell’interfaccia che rallentano l’utente.” Infatti tutti i programmi realizzati per misurare le prestazioni di un computer non prendono in considerazione l’interfaccia utente, ma solamente il tempo impiegato dal computer per completare un’operazione, il numero dei poligoni visualizzati ogni secondo e altre misurazioni che dipendono tutte dall’hardware in esame.

Durante il 2006 Pfeiffer ha eseguito test prendendo in esame sia Windows XP sia Mac OS X e quest’anno ha incluso Vista nei sistemi studiati. I software utilizzati per la misurazione delle prestazioni dei diversi ambineti prendono in considerazione la latenza dei menu, i passaggi obbligati e di routine richiesti dall’interfaccia, il posizionamento preciso del mouse. Ancora una volta Pfeiffer viene in aiuto spiegando: “La latenza dei menu è il tempo necessario per un sistema operativo per visualizzare un menu. Non si tratta di velocità  o di una questione di performance, bensì di una scelta di design.”

Secondo Pfeiffer Windows XP rappresenta un notevole balzo in avanti rispetto a Windows 98 e alle precedenti versioni di Windows, questo sempre per quanto riguarda la latenza dei menu. I problemi arrivano dall’esame di Windows Vista che è risultato essere il 20 per cento più lento di Windows XP. Così Microsoft è riuscita a migliorare la reattività  dell’interfaccia utente in modo considerevole con il passaggio da Windows 98 a Windows XP, ma ora con Vista siamo tornati a livelli di prestazioni inferiori, simili a quelle dell’obsoleto Windows 98.
Come prevedibile Microsoft ha rifiutato di commentare le ricerche di Pfeiffer sull’interfaccia utente

Nel dettaglio l’interfaccia Aero di Vista è risultata il 14 per cento più lenta di quella di Windows XP nell’esecuzione di comuni operazioni sul desktop: eliminazione dei file, l’apertura di una cartella e così via. Infine nel test relativo alla precisione del puntamento con il mouse Vista è l’ultimo classificato, con un indice negativo del 30 per cento rispetto al suo predecessore XP. Oltre che a fotografi e grafici professioniti, disegnatori, il test di precisione del puntamento risulta utile anche per gli utenti comuni che rischiano di sentirsi frustrati dopo alcuni tentativi spreacati per azzeccare al volo comandi contenuti in menu e sottomenu nidificati.

I risultati di Vista migliorano sensibilmente utilizzando l’interfaccia Basic o Classica, pratica sia per i PC un po’ datati, sia per le società  che prediligono l’omogeneità  dell’interfaccia. Questo miglioramento però, sottolinea, Pfeiffer è ottenuto sacrificando una delle caratteristiche più accattivanti del nuovo sistema operativo.

Infine una nota poco sorprendente per tutti i fan della Mela: in tutti i test eseguiti da Pfeiffer tutti i sistemi Microsoft sono risultati decisamente più lenti rispetto a Mac OS X, definito dallo stesso Pfeiffer: “sensibilmente più fluido”.

Pfeiffer sottolinea però che la sua ricerca non è una gara tra Mac e PC, piuttosto il suo obiettivo era quello di stabilire se e in quali ambiti Microsoft avesse migliorato Vista rispetto ai Windows precedenti. Questo perché gli sviluppatori solitamente prendono come riferimento gli errori o i possibili campi di intervento per creare nuove versioni più efficienti. Secondo il giudizio di Pfeiffer però: “Non in questo caso. Vista è un passo indietro”.

[A cura di L. M. Grandi]

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