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Apple benedetta anche dalla RIAA

All’€™evento Apple di questa sera ci sarà  anche quella che fino a ieri era considerata la nemica numero uno della musica digitale: Hilary Rosen.

La CEO della RIAA, l’€™associazione dei discografici americani, ha reso noto l’€™intenzione di essere in prima fila ad applaudire la ‘€œsinfonia’€ che Jobs suonerà  questa sera in California, annunciando i nuovi iPod e un nuovo servizio di download di musica da Internet.

La presenza della Rosen ha un inestimabile valore simbolico per Apple. La CEO della RIAA, non solo rappresenta la più potente associazione mondiale in campo musicale, ma è anche la figura simbolo della battaglia contro la pirateria audio. Fu la Rosen in persona, ad esempio, a condurre la guerra che uccise Napster; fu sempre la Rosen che, guidando un cartello di case discografiche, rese difficile la scalata a quanto restava del pioniere dello swap on line di file MP3 da parte di Berltelsmann, ed è sempre stata la Rosen a suscitare dubbi e perplessità  sulla possibilità  che la musica potesse mai trovare un punto d’€™accordo con la rete trasformando le potenzialità  di distribuzione di Internet da minaccia a fattore incrementale per i profitti delle case discografiche.

Non bisogna poi dimenticare che proprio la Rosen e Jobs ebbero, seppure a distanza, uno scontro dialettico quando venne lanciata la campagna Apple ‘€œRip, Mix Burn’€, vista dalla RIAA come un incentivo alla pirateria musicale.

Tutto questo, però, parrebbe ormai decisamente superato e sorpassato. A convincere la Rosen sarebbero state le soluzioni individuate da Apple. ‘€œIl servizio che offriranno ‘€“ ha detto la Rosen al New York Times ‘€“ è compatibile con un hardware che è elegante e facile da usare’€.

Ma per la Rosen l’€™iniziativa che Apple si appresta a lanciare è anche qualche cosa di più che un servizio sicuro che si coniuga con un lettore sitilisticamente perfetto. E’€™ piuttosto un nuovo modo di distribuire musica, in un tempo facile e sicuro, qualche cosa di innovativo che dischiude quello che il le major stavano attendendo da tempo. ‘€œIl sistema di Apple – dice ancora la Rosen ‘€“ ha la potenzialità  essere per le vendite di musica quello che il walkman è stato per le audiocassette’€.

Un imprimatur vero e proprio dunque dietro al quale si intravede la convinzione da parte della RIAA che la nuova idea di Apple è in un tempo un buon sistema per vendere musica on line ma anche l’€™effettivo ‘€œsdoganamento’€ al fronte della legalità  della musica digitale acquistata su Internet. A beneficiarne saranno non solo le casse di Cupertino e quelle dei discografici ma anche i vari servizi di acquisto di musica on line che faticano a decollare.

La RIAA e gli analisti sono certi che la campagna che Apple lancerà  al seguito del suo nuovo servizio contribuirà  a fare nascere una nuova coscienza convincendoli che ‘€œesiste un’€™alternativa legale ‘€“ dice Philip Leigh, un analista di Raymond James & Associates – a Kazaa’€

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