L’estate, per il secondo anno consecutivo, inizia con un fenomeno strano, almeno per la Silicon Valley. Poche auto, poca gente nei ristoranti, traffico ridotto e fabbriche che funzionano ai minimi regimi. Si tratta dell’effetto epidermico di una crisi che sta colpendo il settore dell’IT che proprio nella Silicon Valley ha in un tempo il suo cervello e il suo cuore.
Molte società hanno infatti deciso di fissare proprio in questo periodo, che normalmente per gli USA è simile a tutti gli altri dal punto di vista dell’intensità della produzione le ferie per i propri dipendenti.
Il sistema viene usato per ridurre i costi di produzione senza incidere in maniera troppo drastica e dolorosa sulla forza lavoro. Imporre una settimana di ferie in coincidenza con la festa dell’indipendenza, che si celebra il 4 luglio, significa infatti far girare gli impianti a basso regime o addirittura sospendere completamente la produzione.
Nonostante la situazione non sia paragonabile con quella dello scorso anno quando addirittura si spensero gli impianti di produzione dei chip (operazione che solitamente non viene attuata che in condizioni estreme), si tratta comunque di un segno dei tempi che cambiano. Un paio di anni fa, nel pieno del boom dell’economia dell’IT, molti uffici e molte fabbriche restarono aperte Natale, il giorno dell’Indipendenza e persino il “sacro” Thanks Giving Day.