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Il terrorismo rallenta il processo Microsoft

I fatti di New York e Washington ritardano la presentazione dei documenti per la revisione del processo Microsoft.
Nella giornata di ieri, infatti, il giudice Coleen Kollar-Kotley ha annunciato che per “ragioni giustificate” la data di inoltro dei documenti è stata spostata da oggi a martedì.
Resta fissata invece per il 21 settembre la riunione che per la prima volta, dalla disposizione della corte d’appello che ha rispedito gli incartamenti alla corte distrettuale per una revisione, metterà  le due parti di fronte faccia a faccia davanti ad un giudice.
Ad inizio settimana Microsoft aveva, nel frattempo, inoltrato altri documenti presso la Corte Suprema per sollecitare l’adozione del suo caso respingendo le motivazioni del DOJ che invece crede non sia necessario sottoporre il procedimento al massimo grado di giudizio della nazione. Secondo Microsoft l’esame della Corte Suprema si giustifica con il fatto che l’intero procedimento sarebbe stato inficiato all’€™origine dalla prevenzione nei confronti del colosso di Redmond del giudice Jackson che aveva pronunciato la sentenza di smembramento. Secondo gli avvocati di Bill Gates Jackson non aveva la necessaria indipendenza per decidere in merito e quindi il pronunciamento di colpevolezza, confermato anche dalla corte d’appello, deve essere rivisto.

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