Completamente innocente. Così si è dichiarato alla sua prima comparsa davanti al tribunale il sedicenne canadese noto con lo pseudonimo di “Mafiaboy” e che secondo l’FBI sarebbe stato il responsabile del massiccio attacco DOS (Denial fo Service Attack) che nello scorso inverno ha bloccato siti come CNN, Yahoo e Amazon.
Sulle spalle del giovane pesano al momento ben 64 capi d’accusa. Dieci sono da riferire agli attacchi DOS e altri 54 a reati informatici che Mafiaboy ha commesso per portare a termine gli assalti ai siti. Reati che secondo gli inquirenti canadesi e la polizia americana, nonostante la sua protestata innocenza, sarebbero stati commessi proprio da lui. “Non c’è dubbio che sia stato lui – dice l’accusa – ne abbiamo le prove costituite anche da dichiarazioni esplicite in chat rooms e in colloqui telefonici”.
Mafiaboy, che tornerà in aula il prossimo 28 settembre per fissare la data del processo, viene descritto come un ragazzo normale, neppure troppo abile nell’utilizzo dei computer. Al momento il ragazzino canadese è libero anche se sotto osservazione dalla polizia. Se le accuse venissero confermate, in base alla legge canadese, rischia fino a due anni di carcere minorile.
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Mafiaboy alla sbarra
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