Mozilla, il progetto open source su cui si basa anche Netscape, passa alla versione 1.4 e si appresta ad una svolta epocale. Dopo l’update rilasciato ieri il team che sta da tempo lavorando intorno ad esso passerà ad un nuovo progetto denominato Firebird (per la sezione di navigazione) e Thunderbird (per quella di posta elettronica). Obbiettivo: riordinare il codice, ridurre il peso dell’applicazione, cancellare tutte le disfunzioni e le inefficienze che segnano il progetto fin dal suo inizio.
La scelta di produrre un Mozilla quasi interamente nuovo che rappresentasse una svolta radicale era sollecitata da tempo nel mondo dell’Open Source. In molti denunciavano per l’appesantimento del codice le scelte non coerenti e lineari del team di programmazione che ha incluso “di tutto e di più” in Mozilla, finendo per renderlo lento e macchinoso. Sotto accusa anche l’utilizzo del toolkit XPFE per l’interfaccia. Queste critiche si sono fatte ancora più feroci e dirette quando Apple ha deciso di adottare KHTML come base del suo Safari citando proprio l’agilità del codice. Per molti sviluppatori che operano nell’ambito del progetto Mozilla la decisione di Cupertino è stata in un tempo la certificazione che qualche cosa non funzionava nella linea di condotta seguita fino ad allora e il segnale che era tempo della svolta.
Le prossime versioni di Mozilla saranno così basate su un navigatore agile e ridotto denominato Phoenix e basato proprio su una versione semplificata di Mozilla e l’interfaccia sarà imperniata su XUL che non utilizza codice specifico per ciascuna piattaforma, ma si fonda su tecnologie Web standard.
Firebird sarà ridotto all’osso ma userà una sorta di tecnologia a plug in grazie alla quale sarà facile aggiungere funzionalità senza compromettere l’efficienza del codice.