Della voce sulla possibilità che Apple apra negozi con un suo marchio abbiamo già fatto cenno lo scorso venerdì. Ora, a confermare la notizia, c’è anche un articolo del Wall Street Journal che fornisce nuovi dettagli e nuovi elementi di valutazione che fanno ritenere la mossa piuttosto probabile e anche prossima sul mercato USA.
L’indizio più consistente arriva da alcune dichiarazioni di Jeffrey Weitzen, uno dei to managers di Gateway, che ha già alcuni store con proprio marchio ai quattro angoli degli USA, secondo il quale “Apple è seriamente intenzionata a seguire il nostro modello. Come facciamo a saperlo? Stanno cercando di assumere persone che hanno fatto esperienza da noi dicendo loro che vogliono aprire dei negozi”.
In aggiunta a ciò, come già riportato nei mesi scorsi anche dal nostro sito, Apple aveva assunto personaggi esperti nella creazione di catene di franchising. Tra questi George Blankenship, uno dei coloro che hanno gestito le proprietà di Gap (specializzato in abbigliamenti di tendenza) negli USA e Allen Moyer, che ha contribuito a creare il look di alcuni grandi centri Sony, come il futuristico Metreon di San Francisco. Con loro fa parte dello staff di Apple un gruppo di managers che hanno gestito l’apertura della catena dei Disney Store e Michael Graves, uno dei designers dei prodotti di Target co., una grande catena di vendita al dettaglio. Infine alcuni giornali di design industriale avevano già fatto sapere che Apple aveva assunto diversi architetti specializzati nell’arredamento degli interni.
Insomma, Apple avrebbe già nelle sue mani tutti gli elementi necessari per aprire catene di negozi con il suo marchio. Secondo alcune fonti la società di Cupertino potrebbe partire con questa esperienza sul mercato americano già dal prossimo anno. Inizialmente si tratterebbe di pochi negozi collocati in luoghi strategici e gestiti direttamente dalla stessa società . Successivamente potrebbero comparire altri negozi gestiti in franchising, probabilmente in collaborazione con società vicine alla stessa Apple, altrettanto probabilmente rivenditori cui verrebbe offerta la possibilità di aprire in centri commerciali e luoghi molto frequentati spazi arredati tutti allo stesso modo e con il look tipico di Apple.
I negozi, sostengono fonti giornalistiche, avrebbero scorte minime di computer e prodotti Apple, in pratica solo prodotti da dimostrare. Per gli ordini si appoggerebbero all’Apple Store che consegnerebbe direttamente a casa del cliente. Disporrebbero, invece di software e periferiche difficilmente reperibili altrove e di personale altamente specializzato e qualificato.
La mossa, fanno notare i giornali americani, corre il rischio di disorientare i rivenditori tradizionali che potrebbero perdere una buona parte del loro business. Ma sempre i siti che riportano l’indiscrezione fanno anche notare che Apple potrebbe incentivare questi rivenditori, il cui umore non è già al massimo per la riduzione dei margini di profitto, con la concessione privilegiata del franchising degli stessi negozi ma anche con la promessa di non intervenire in alcun modo nel mercato business e delle reti. Le piccole, grandi e medie installazioni professionali e la loro assistenza sono da sempre il mercato più ricco per chi opera nella vendita dei Mac.
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