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Nvidia e ATI, test di velocità  “drogati”?

Nvidia e ATI manipolano i test sulle prestazioni dei loro ultimi chip grafici? L’accusa, che sta facendo moltissimo rumore nel mondo dei giochi, parte da Futuremark, che produce 3Dmark 03, una suite per la misurazione delle prestazioni dei processori per il 3D.

Secondo quanto riferito da Futuremark, che ha postato sul suo sito un dettagliato resoconto sulla vicenda, le due società  protagoniste nel campo del 3D avrebbero modificato in maniera artificiosa i loro driver così che essi, percependo alcune funzionalità  tipiche di 3Dmark 03, siano in grado di far apparire le loro prestazioni migliori di quello che sono nella realtà .

Il meccanismo più sofisticato ed efficiente, secondo quanto si deduce dalle dichiarazioni di Futuremark, sarebbe quello messo in atto da Nvidia, al punto che alcuni siti specializzati in benchmarks, dopo avere misurato le prestazioni delle schede con due differenti versioni della suite, quella vecchia e influenzata dalle modifiche di Nvidia e una nuova che le bypassa, hanno verificato differenze per alcuni specifici test che vanno dal 10 a ben oltre il 20%.

Ma se Nvidia avrebbe messo in atto qualche “trucchetto” per migliorare artificiosamente le prestazioni delle sue schede, anche ATI non sarebbe immune da colpe. Da quanto si apprende sempre dal sito di Futuremark, la società  canadese avrebbe anch’essa attuato qualche modifica ai sui driver per incrementare il frame rate delle sue schede, anche se in questo caso i vantaggi che ne deriverebbero sarebbero inferiori rispetto a quelli della concorrenza.

L’aspetto paradossale della vicenda è che depurate delle manipolazioni attuate ai driver, le differenze di prestazioni tra le due schede restano complessivamente più o meno le stesse, con vantaggi solo marginali (a favore di Nvidia) dai “trucchi” utilizzati per ingannare i test di Futuremark.

Sia ATI che Nvidia hanno prontamente risposto alle accuse ma mentre ATI ha ammesso la presenza di un fattore di “ottimizzazione” nei suoi driver, volto “a far svolgere ai benchmarks i test come essi dovrebbero”, facendo capire di non avere alcun intento malizioso, Nvidia ha respinto ogni addebito.

La società  Californiana in una press release piuttosto animosa dichiara esplicitamente di non avere rapporti con Futuremark e i suoi programmi di betatesting (“che costano centinaia di migliaia di dollari”, si premura di precisare Nvidia) e quindi di non essere in grado di dire nulla di preciso in merito. “L’impressione – commenta Nvidia – è però che abbiano voluto creare uno scenario artificioso, capace di far apparire i nostri prodotti come qualitativamente non all’altezza”.

ATI ha già  annunciato di avere disposto la rimozione dell’ottimizzazione nella prossima release dei suoi driver. Nvidia non pare avere intenzione di operare nello stesso modo. Ma intanto Futuremark ha già  rilasciato una nuova versione dei suoi test che aggirano i “trucchi” messi in atto per ingannarli.

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