Ci vorranno ancora settimane prima che la Commissione Europea prenda una decisione sulla multa da due milioni di dollari al giorno a Microsoft. Tanto è il tempo stimato dall’Unione per valutare la documentazione presentata da Redmond alla prima delle due sedute programmate per oggi e domani e che dovranno fare il punto sul rispetto delle imposizioni conseguenti alla condanna dell’antritust.
Il faldone rappresenta lo strumento principale per dimostrare che la richiesta di aprire il codice di Windows alla concorrenza è stata soddisfatta da quanto fatto nei mesi scorsi. A supporto della sua tesi Redmond ha anche portato le testimonianze di sei produttori hardware e software che hanno trovato la documentazione utile per creare prodotti compatibili con Windows.
Nonostante questo l’Ue durante la giornata di oggi non è parsa particolarmente convinta dalla difesa di Microsoft. “Molti produttori – ha dichiarato un rappresentante della commissione – ci dicono che i documenti non sono sufficienti. L’esperto nominato per valutare le informazioni le ha definite totalmente inutili.
Nel corso della mattinata di ieri Microsoft ha dovuto anche cancellare una conferenza stampa che aveva organizzato per parlare della prima udienza. La scelta è stata attuata su precisa richiesta della Commissione che aveva evidenziato come l’audizione era priva e come fosse decisamente contraddittorio convocare una conferenza stampa per esporre i contenuti di una udienza privata.
Se l’Unione dovesse ritenere non soddisfatte le sue richieste la multa da due milioni di euro sarà retroattiva, partendo dal 15 dicembre 2005, il che significa che ad oggi si parla già di qualche cosa come 150 milioni di euro.