Ha attirato la nostra attenzione un piccolo riquadro pubblicitario apparso sui maggiori quotidiani italiani, i “firmatari” sono Somedia (gruppo editoriale l’Espresso) e il Politecnico di Milano, l’oggetto è il primo corso di laurea online in Italia, in ingegneria informatica, presso la sede distaccata di Como dell’ateneo milanese.
Non si tratta proprio di una novità visto che l’esperienza è stata inaugurata nel settembre 2000. Il corso online è stato realizzato grazie alla competenza di IBM (piattaforma di apprendimento), Fabula (materiale didattico) e Sinapto (housing e assistenza tecnica).
Tale corso (che può costare anche circa 2.500 euro per anno accademico) è perfettamente equivalente a quello tradizionale, con le stesse materie di studio, gli stessi crediti formativi, gli stessi carichi di lavoro, gli stessi esami e riconoscimenti della laurea “in presenza” ed è tenuto anch’esso da docenti del Politecnico di Milano.
Per la precisione il titolo rilasciato è una laurea in ingegneria, classe 9 “Ingegneria dell’Informazione”.
Ma dove sta il punto?
Per promozionare il corso online sia su carta stampata che su banner per il web, il pubblicitario ha voluto rappresentare una ragazza seduta su un pontile con sulle giocchia un computer portatile, mentre sicuramente sta sostenendo un esame online… il laptop è al 100% un iBook 12″, la cerniera del display non può confondere le idee.
Benissimo, si dirà , un aspirante ingegnere informatico può fare il corso anche con il proprio Mac, in completa sicurezza… no!
Leggendo i requisiti tecnici del corso il sistema “consigliato” è il seguente (che nulla ha a che fare con un Mac): processore Pentium III o superiore, disco da 60 MB (!) e altro, con Windows 98 S.E. / 2000 / XP SP1, browser Microsoft Internet Explorer con plug-in Macromedia Flash 7, collegato a Internet ad almeno 128 Kbps con porte 80, 554, 1055, 1485, 1486, 1533, 8080, 8081, 8084, 8088 e 49418 abilitate.
Sotto sono illustrate le pubblicità (a sinistra quella cartacea e a destra il banner) del corso online.