Il rischio che dopo il campo dei PC anche quello in piena evoluzione della telefonia cellulare possa essere preda del monopolio di Microsoft ed Intel spinge un gruppo di protagonisti dell’elettronica e della telefonia a forgiare una nuova alleanza. I primi nomi della MIPI – Mobile Industry Processor Interface, questo il nome del gruppo, sono tra i più rilevanti del panorama mondale in questo campo: Texas Instruments, STMicroelectronics, ARM e Nokia, ma entro l’estate dovrebbero essere annunciato l’ingresso anche di altre grandi realtà industriali.
Lo scopo dell’alleanza, così come descritto dagli stessi fondatori, è la definizione di standard comuni per la realizzazione dei processori dei telefoni cellulari del futuro. Sarebbero già stati definiti dieci campi differenti d’interesse per stabilire specifiche tecnologiche in campi come macchine fotografiche digitali integrate e schermi. Un altro obbiettivo sarà quello di definire specifiche hardware che consentano ai dispositivi di funzionare senza problemi con il software che governa le funzionalità dei telefoni e le comunicazioni tra di essi. Di fatto, insomma, lo scopo primario dell’alleanza è definire una sorta di ‘linguaggio’ comune, hardware e software, con cui i chip fanno funzionare i cellulari.
Secondo quanto fanno sapere i membri dell’alleanza lo stabilire regole comuni è un fattore indispensabile a fronte della varietà di cellulari e le differenze presenti nei networks che possono causare problemi quando si usano funzionalità avanzate come l’invio di MMS, posta elettronica, giochi e video telefonia.
La fissazione di ‘regole’ super partes nel campo della telefonia è, però, anche un ottimo sistema per impedire una standardizzione che discenda dall’alto, ovvero da chi può dominare le specifiche hardware e software sfruttando il potere che ha sul mercato. Tra questi Intel e Microsoft che forti della loro posizione potrebbero offrire una via proprietaria alle necessità di uniformità e interoperabilità escludendo gli altri protagonisti attuali del settore.
La MIPI è, di fatto, una evoluzione di una precedente alleanza la Open Mobile Application Processor Interfaces (OMAPI), supportata da Texas Instruments e STMicroelectronics, il cui scopo era più ridotto: migliorare la qualità delle immagini su palmari e cellulari.
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