Cosa succederebbe se a scegliere le persone da incontrare non fossero le foto del profilo, ma le ricerche fatte online? L’artista belga Dries Depoorter ha deciso di scoprirlo con Browser Dating, un esperimento tra arte e tecnologia che trasforma la cronologia web in strumento per trovare l’anima gemella.
Al posto delle bio che tradizionalmente servono per presentarsi, delle preferenze e interessi dichiarati, qui l’idea è mostrare il proprio pensiero attraverso il proprio comportamento online. Il sito, appena lanciato, si affida infatti alle ricerche effettuate su internet per proporre potenziali partner affini.
Per partecipare è necessario installare un’estensione per Chrome o Firefox, che serve a esportare i dati di navigazione recenti. Una volta caricati sul sito, questi vengono utilizzati per generare match tra utenti che hanno cercato argomenti simili. La cronologia non viene mostrata in chiaro, ma sintetizzata in piccole “notizie divertenti” sull’altra persona. È un modo per stimolare la curiosità senza invadere la privacy.
Secondo quanto riportato da Wired USA, i profili attivi su Browser Dating sono ancora meno di mille, ma il progetto è stato presentato appena una settimana fa. È possibile filtrare per località, ma il cuore dell’abbinamento resta sempre lo stesso: ciò che si è cercato online.
A differenza di molte app di incontri che ormai adottano modelli di abbonamento mensile o annuale, Browser Dating richiede un unico pagamento di 9 euro per accedere a un numero illimitato di match. Chi non vuole pagare può comunque iscriversi gratuitamente, ma sarà limitato a cinque proposte. “Non voglio approfittarmi degli utenti”, ha spiegato Depoorter. “Sono un artista, mi piace fare le cose in modo diverso.”
Il progetto, in effetti, non nasce nei laboratori di una startup ma nel contesto di una riflessione più ampia su arte e tecnologia. L’idea è maturata nel 2016 durante un evento al V2, centro interdisciplinare per i media a Rotterdam, dove si discuteva della possibilità di creare connessioni autentiche partendo dai dati di navigazione.
Oggi quell’intuizione si è trasformata in un sito funzionante che, tra ironia e provocazione, mette dà un nuovo valore al modo in cui viviamo la nostra presenza on line.











