Un disco da record con una vecchia interfaccia. Motivo? Fornire prestazioni in un mercato altrimenti destinato all’oblio e alla dannazione. I proprietari di MacBook Air di prima generazione, con CPU da 1,6 o 1,8 GHz, avevano a disposizione una connessione Pata per il loro disco rigido da 80GB con rotazione a 4200 rpm. Prestazioni nel complesso non esaltanti, anche per la mancanza di una unità grafica “robusta” come nelle ultime generazioni.
La soluzione arriva da RunCore, con la versione Pro IV su porta Pata con tecnologia Zif per SSD appositamente studiati per il MacBook Air di prima serie. Le dimensioni della memoria di massa allo stato solido partono da 16GB (199,99 dollari, ovviamente non interessante per gli Air) e arrivano sino a 128GB (a 459,99 dollari, pari a circa 320 euro tasse e spedizione esclusi) passando per i canonici 32GB (159,99 dollari) e 64GB dollari (259,99 dollari).
Come si vede i prezzi sono abbastanza elevanti, ma qui quello che si paga non è soltanto la dotazione tecnologica quanto il più complessivo tipo di posizionamento di questo tipo di memoria. Innanzitutto l’affidabilità e poi la compatibilità con i Mac (la tecnologia di interfaccia Zif, opposta a quella Lif che ha problemi di chipset per il collegamento esterno con case alimentato via Usb) e la disponibilità per una operazione che si può definire da manuale: clonare il disco interno su quello nuovo esterno e poi sostituirli per aumentare drammaticamente capacità e soprattutto prestazioni.
Secondo test indipendenti, infatti, il miglioramento è notevole soprattutto nella velocità di lettura e scrittura, che l’SSD con tecnologia MLC porta fino a 85 e 75 Mb al secondo, con un anti-peak rispettivamente a 21 e 18 Mb al secondo per lettura e scrittura casuale e non sequenziale di blocchi da 4 Kb. Bassi consumi (meno di 250 mA in uso intenso e meno di 150 mA nella modalità sleep), più svariate tecnologie di correzione degli errori (RS e BCH) che permettono diecimila cicli di lettura/scrittura e dieci anni di stabilità del supporto, che è garantito Ata-7 standard e compliant alle specifiche Pio, Dma e Udma.
La confezione della SSD, garantita da Runcore per due anni, ha cacciaviti e viti, case Usb 2.0, cavetti e connettori Usb, una versione di Carbon Copy Cloner preinstallata e il drive SSD in formato 1,8 pollici con dimensioni ridottissime: 71 per 54 per 5 millimetri (quindi adatto allo chassis ribassato dell’Air) e peso irrilevante di 40 grammi.
La memoria, grazie alla doppia interfaccia, è compatibile con tutte e quattro le generazioni di MacBook Air. Secondo il fornitore, i vantaggi vanno da un 40x di aumento di velocità sostituendo il disco da 80 della prima generazione con processore da 1,6 Ghz, fino a un più contenuto aumento di velocità 5x sostituendo i dischi odierni. Le attuali unità interne dei MacBook Air non sono particolarmente inferiori, anche se la generosa cache da 64 Mb dell’unità Runcore permette velocità comunque un po’ migliori sul trasferimento di numeri ampi di piccoli file. Macworld fornisce un tutorial (in inglese) su come procedere alla sostituzione della memoria, anche se è consigliabile rivolgersi a degli esperti per non compromettere la funzionalità della macchina e invalidarne la garanzia. à utile informarsi prima degli acquisti, visto anche i costi, a verificare la compatibilità delle differenti versioni di RunCore Pro IV con le differenti generazioni di Mac.