ontinua la dolorosa opera di ristrutturazione del proprio bilancio e del proprio organico per Corel. La società , un tempo uno dei leader del settore grafico e del word processing, ha annunciato ieri di avere deciso il taglio di 139 dipendenti nel suo stabilimento di Dublino. Corel precisa che non si tratta di un licenziamento visto che a buona parte del personale verrà offerta la possibilità di riallocarsi in Canada, dove si trova la sua sede centrale. Corel aggiunge anche che l’impianto irlandese non verrà chiuso, ma solo ridimensionato e finalizzato a gestire i prodotti sul mercato internazionale.
“Il consolidamento delle nostre operazioni – ha detto il CEO ad interim Derek Burney – è stata una decisione che non abbiamo preso a cuor leggero ma che non potevamo evitare se desideriamo riassestare il nostro bilancio”
L’obbiettivo di Corel è di risparmiare entro la fine dell’anno almeno 40 milioni di dollari. Di questi ben 18 milioni giungeranno da tagli al personale e a questo scopo nel corso del mese di giugno erano stati tagliati già 320 posti. Contestualmente l’allora CEO Copwland (poi cacciato) decise di rinunciare al suo stipendio da 200.000 dollari annui.
Ora si attendono decisioni sui tagli ai prodotti che pure arriveranno. Il timore degli utenti Mac è che Corel decida dismettere alcuni dei pacchetti che ha appena acquistato da Metacreations. Responsabili della società hanno già sottolineato che questo non accadrà , ma il rischio fino a quando la buriana non si sarà calmata sussiste.