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Facebook: «Fino a 138 milioni dei nostri account sono falsi»

Due volte il numero degli abitanti dell’Italia: 138 milioni. Ecco quanti sarebbero gli smemorati con doppio account, cani e gatti, cose e truffatori registrati su Facebook e da considerare falsi. La stima sui utenti… non utenti, persone che non sarebbero tali, quindi con un nome e cognome, profili registrati per interagire con altri membri del social network, arriva da Facebook stessa, messa nero su bianco nel contesto del 10-K, il documento di commento al bilancio annuale dell’azienda, presentato alla SEC, la commissione di vigilanza della borsa di Wall Street.

L’azienda americana stila un elenco piuttosto dettagliato. Dal 4,3 al 7,9% di account sono duplicati, questo significa che sono controllati da persone che hanno più di un account e che hanno svolto questa operazione per le più disparate ragioni, alcune del tutto innocenti (perchè si è perso il controllo su un account) altre meno innocenti. A questo si aggiunge da un 0,8 ad un 2,1% di registrazioni che sarebbero da riferire a cose o animali e da uno 0,4 all’1,2% di account classificati come indesiderabili, ovvero creati in violazione alle regole di Facebook. Queste percentuali sommate e proiettate sul totale delle registrazioni porterebbe il numero di utenti in qualche modo da considerare “falsi” tra i 68 e i 138 milioni.

Facebook precisa che i numeri non sono da considerare scientifici, sia perchè la ricerca è svolta su un campione degli account, sia perchè in diversi casi è difficile definire scientificamente un account come falso usando un metodo automatizzato. In molti casi l’analisi dovrebbe essere svolta da un umano per bollare in maniera affidabile un account come “vero” oppure come “falso”.

A questi numeri andrebbero poi sommati e classificati se non come falsi, come inutili o comunque in contravvenzione allo spirito di Facebook, gli iscritti che arrivano dalle “click farm” collocate in Bangladesh, India, Indonesia e altri paesi in via di sviluppo e che sono usati per gonfiare il numero dei click, pagati da società che vendono i like. Secondo alcune fonti si parlerebbe anche qui di milioni di profili (appartenenti a decine di migliaia di utenti) che sono a tutti gli effetti falsi anche se probabilmente analizzati da una macchina, non sarebbero identificati come tali

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