Continuano le manovre di Microsoft per conquistare un ruolo di rilievo nel cruciale settore della ricerca in locale e in remoto.
La società di Redmond ha fatto sapere nel fine settimana di avere acquistato a giugno Lookout Software una società le cui tecnologie di ricerca del sistema sono alla base di un prodotto aggiuntivo che consente a OutLook un search sofisticato e flessibile sui documenti di posta elettronica.
Microsoft non ha fornito alcun dettaglio su come intende indirizzare il patrimonio di know how e di brevetti di Lookout, limitandosi a precisare che ‘l’obbiettivo generale è quello di spingere la ricerca al di là dei servizi di base di Internet e rispondere direttamente alle domande della gente, aiutandole a trovare informazioni su una vasta gamma di fonti’.
L’acquisto di Lookout è solo l’ultima mossa in ordine temporale di Microsoft nel campo della ricerca. Di alcuni mesi fa è stato l’imponente investimento per lo sviluppo di un nuovo algoritmo matematico capace di essere messo alla base di un servizio simile a quelli offerti da Google. Ad inizio luglio Microsoft ha annunciato una nuova versione sperimentale di un motore di ricerca mentre faceva sapere che Longhorn, la nuova versione di Windows, avrà tra i suoi punti di forza proprio la ricerca in locale e in remoto.
Gli sforzi di Microsoft sembrano convergere, almeno in parte, con quelli di Apple che in Tiger implementerà un nuovo sistema di ricerca denominato Spotlight e capace di aiutare gli utenti a scandagliare in maniera rapida ed efficiente sia i documenti che le risorse del computer.