HP e Time hanno siglato un accordo per la digitalizzazione dei contenuti del settimanale americano, a partire dal primo numero che data 1923. La digitalizzazione riguarda nel complesso, contando anche i numeri speciali, circa 4mila edizioni del settimanale di attualità .
L’operazione è finalizzata all’offerta dell’archivio completo disponibile su web per gli abbonati a partire dal mese di maggio, data per la quale HP ha stimato di poter completare il lavoro di digitalizzazione (scansione delle pagine, indicizzazione e probabilmente interpretazione dei testi con una soluzione di OCR. Il materiale sarà disponibile gratuitamente per tutti gli abbonati.
La scelta di HP, che segue una offerta su cui l’azienda californiana sta mettendo molta enfasi e che ha già portato alla digitalizzazione in campo artistico dei musei del Vaticano e della National Gallery di Londra oltre all’archivio in microfilm del Getty Museum (circa 70 mila film), deriva dal fatto che l’azienda ha a disposizione internamente tutte le tecnologie necessarie all’operazione.
Le tecnologie di HP, infatti, comprendono i server Proliant, le soluzioni di storage StorageWorks, l’ambiente software di gestione OpenView, alcuni software speciali sviluppati ad hoc dai laboratori di ricerca di Palo Alto.