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Continua lo sviluppo di VLC per iOS, ma il lancio rimane un mistero

Con un messaggio su Twitter Ludovic Fauvet, uno dei programmatori di VideoLAN, la società che sviluppa VLC, ha fatto sapere di essere al lavoro alla nuova versione per iOS del noto player tuttofare. L’applicazione era già apparsa su App Store nell’ottobre del 2010 ma era stata poi rimossa a causa di un problema di licenze. L’app per iOS era stata sviluppata da Applidium, etichetta senza alcun legame con gli autori del player originale; non è ad ogni modo per questo che ne era stata chiesta la rimozione: poiché al software distribuito tramite App Store era applicato un DRM, la versione di VLC su iPhone e iPod Touch violava chiaramente la licenza GPL (Gnu Public License) sotto la quale era stato diffuso l’originale, nonostante l’applicazione fosse disponibile gratuitamente per il download; un palese contrasto tra la libertà di modificare e ridistribuire (pur rispettando le regole del licenziatario) un software GNU e quella dettate da Apple che vincolano chi scarica l’applicazione a non redistribuirla né a modificarla in alcun modo.

Il tweet non dice molto, sennonché l’app in fase di sviluppo “è molto più veloce della versione precedente”, segno che gli sviluppatori hanno modificato le routine utilizzate e migliorato le prestazioni. Stando a quanto riporta il sito francese Mac4ever agli sviluppi dal punto di vista software, non sono seguite pari migliorie in termini di licenza; secondo Jean Baptiste Kempf, altro membro del team VideoLAN, la parte legale è ancora in standby e non è chiaro come quest’ostacolo possa essere superato. Il team che cura l’applicazione ha da più di un anno eseguito il passaggio da GPL a LGPL 2.1. Il core di VLC, le librerie libVLC livlcore, è stato modificato di conseguenza così come la maggiorparte dei moduli per la lettura dei file ed è ora in regola con quanto previsto dalla licenza copyleft che, a differenza della licenza GNU GPL, non richiede che eventuale software “linkato” al programma sia rilasciato sotto la medesima licenza.

[A cura di Mauro Notarianni]

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