In base ai dati di IDC, il primo trimestre del 2013 ha visto il più pesante crollo del mercato mondiale PC di sempre, con un netto -13% rispetto allo stesso periodo del 2012. Pessimi i numeri per il leader di mercato HP che mostra un calo del -23.7%, peggio per Acer, con oltre il -31%, mentre Lenovo è il solo produttore a tenere duro, unico a non registrare alcun calo nei confronti del Q1 2012.
Le quote di mercato mondiali di Apple sono troppo ridotte per poter rientrare nella top 5 di IDC; negli USA, però, le Mela, nonostante un calo di circa il -7% rispetto all’anno trascorso, resta al di sopra della media di mercato, guadagnando quote su HP e Dell, mentre Toshiba e sempre Lenovo crescono più di Cupertino.
Il segno negativo per i Mac non è necessariamente da intendersi come un segnale di crisi globale per Apple: l’azienda ha dato il via a quella che sempre più concretamente può essere definita con il termine “jobsiano” era Post-PC, commercializzando l’iPad e dando il via all’emigrazione dell’utenza dai personal computer ai tablet. Cupertino non ha mai temuto la cannibalizzazione dei suoi prodotti e la flessione delle vendite Mac potrebbe apparire addirittura come una prevista conseguenza del successo di iPad.
Diverso invece il discorso per Microsoft: le cifra di IDC confermano i segnali di fatica dei PC, che non hanno tratto beneficio dal rilascio di Windows 8, evidenza questa che dovrebbe invece suonare come un vero campanello di allarme per Redmond, che fino ad oggi ha potuto dominare il mercato digitale proprio grazie alla sua ampia base di computer installati nelle case degli utenti. La crisi di un mercato PC potrebbe significare anche la crisi di Microsoft.