L’incremento della domanda nel campo delle memorie flash da parte di Apple che sta facendo incetta di questa componente per la produzione di iPod, ha indotto Intel e Micron a stipulare una joint venture per la produzione di questo popolare tipo di RAM.
In base all’accordo le due società , storicamente rivali nel campo delle tecnologie, fonderanno i rispettivi laboratori di sviluppo e gli impianti di produzione per dare luogo ad un conglomerato da 5,2 miliardi di dollari che si occuperà di creare memorie proprio per Apple.
La notizia rende più che adeguatamente l’idea dell’impatto che Cupertino sta avendo nel mondo delle componenti e, di conseguenza, il successo che sta avendo con il suo player. Soprattutto la creazione di una joint venture tra due società di questa portata rende ancora meglio l’idea di quanto il mercato abbia fiducia in Apple e nelle sue strategie.
L’accordo tra Intel e Micron, che successivamente sperano di vendere memorie anche ad altri oltre che ad Apple, determina una svolta tecnica per Intel che fino ad oggi si era occupata solo delle più economiche memorie NOR (oltre che le DRAM). La domanda per questi chip, normalmente usate nei cellulari, è stata superata da quella delle più sofisticate e veloci NAND. Micron, invece, spera di avere dal patto le risorse necessarie per incrementare l’output di NAND e aumentare il know how tecnologico necessario per concorrere con il colosso Samsung.
L’annuncio giunge sulla scorta di un comunicato rilasciato ieri da Apple che ha fatto sapere di avere raggiunto un accordo pluriennale, oltre che con Intel e Micron, anche con Samsung, Hynix e Toshiba, per la fornitura di memorie NAND.
Secondo alcuni calcoli svolti da iSuppli Apple nel corso del 2006 potrebbe determinare il 25% del fatturato globale nel campo delle NAND.