Intel è a favore della fusione tra HP e Compaq. La società californiana ha infatti annunciato ieri che voterà a favore dell’operazione nel corso dell’assemblea dei soci che si terrà la prossima settimana.
Intel controlla neppure 60.000 azioni ma la mossa ha forte potere simbolico visto che si tratta, con Microsoft, del più importante protagonista dell’industria PC. Il fatto che Intel sia a favore dell’incorporazione, dunque, potrebbe convincere molti piccoli azionisti a schierarsi a favore della fusione.
La decisione di Intel non appare, tuttavia, inattesa. Secondo alcuni osservatori, infatti, il colosso di Santa Clara vede in HP una realtà più indipendente rispetto a Compaq rispetto alle sue tecnologie. La speranza è che la fusione possa condurre la nuova società che nascerà a portare ad una omologazione in fatto di schede madri e prodotti e che a beneficiarne siano proprio le forniture di chip Intel. Anche se HP ha detto che non ha alcuna intenzione di passare ad architettura Intel nel suo mercato dei server di fascia alta, è probabile che in campo PC e neei server di fascia bassa si possa assistere ad una omologazione se l’accordo andasse in porto.
Più di sostanza, invece, e meno simbolico l’annuncio secondo cui BancOne, una società di investimenti, ha pure deciso di votare a favore. In questo caso si tratta di oltre 5 milioni di azioni che finiranno per pesare sull’esito finale dello scrutinio.
A momento le dichiarazioni di voto contrario sono circa il 21%, quelle di voto a favore solo l’8%. Ma tutto verrà deciso nell’ambito della sede dello ‘scontro finale’ e a pesare in maniera determinante saranno i piccoli se non i piccolissimi azionisti
Intel vota per la fusione tra HP e Compaq
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