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MacUser: Apple in rotta di collisione con gli sviluppatori

E’ un quadro non certo idilliaco quello che viene presentato da MacUser UK nei rapporti tra Apple e gli sviluppatori.
Il giornale inglese, sempre molto aggressivo sulle indiscrezioni, dipinge infatti uno scenario in cui la società  di Cupertino appare una sorta di tiranno che detta agli sviluppatori le proprie condizioni, tutte da accettare senza discussioni, pena non meglio precisate ritorsioni.
Secondo MacUser nei mesi scorsi Apple avrebbe dimostrato chiaramente questo atteggiamento facendo pressione sulle terze parti perchè cominciassero a rilasciare applicazioni per Os X anche quando queste non potevano essere pronte per le carenze del sistema operativo non stabile abbastanza per poter creare software commercialmente attendibile. “E se non si fa quello che Apple vuole – dice un non identificato sviluppatore su MacUser – Apple si vendita”. Quale tipo di vendetta Apple sia intenzionata ad applicare MacUser non lo dice, ma sembra di capire che Cupertino spinga gli sviluppatori dietro la minaccia di fare in casa quello che non arriva da fuori, ovvero produrre applicazioni in proprio e preinstallarle sui Mac distruggendo in questo modo il business delle terze parti.
Questo atteggiamento, che ricorderebbe molto da vicino quello per cui Microsoft è finita sul banco degli imputati a Washington, sempre secondo MacUser sarebbe già  stato sperimentato con iTunes (che ha schiacciato SoundJam), Thursby (il cui Dave diventerebbe inutile con il lancio di MacOs X 10.1) e starebbe per essere messo in pratica con iPhoto, un programma che non è ancora stato rilasciato ma che potrebbe dare molto fastidio ad Adobe.
Sì, perchè pare che Apple non si accontenti di tiranneggiare le piccole società , ma eserciti la sua prepotenza anche con le grandi realtà  come Adobe stessa, con cui Jobs sarebbe molto arrabbiato per non avere supportato come egli sperava la prima fase della vita di Os X. A sua volta Adobe non sarebbe particolarmente felice di avere visto che Apple, con il lancio del suo FinalCut, ha invaso il campo di Premiere.
In questo quadro, come accennato, si stagli sullo sfondo quella che MacUser definisce l’arretratezza dello sviluppo del codice di Os X che al momento del rilascio mancava ancora di numerose rifiniture per poterlo definire come definitivo. Secondo il giornale inglese la conferma arriverebbe niente meno che da Connectix, una delle società  più vicine ad Apple, il cui vice presidente Kurt Schmucker avrebbe detto che “MacOs X non è al punto in cui dovrebbe essere in termini di prestazioni e stabilità . Manca il controllo a pieno schermo e il supporto di dispositivi USB”. Per questo chi avrebbe sviluppato per Os X fin dal primo momento si sarebbe trovato in grossi guai.
Ora le cose starebbero per cambiare; con il rilascio di MacOs X 10.1 Apple avrebbe superato non solo i problemi di velocità  che lamentavano alcuni utenti ma avrebbe anche fatto molto per dare una base stabile di sviluppo per i suoi partner.
Vero o falso quanto dice MacUser? Difficile da dire. Noi ci limitiamo a notare che nel corso del MacWorld Expo non c’era praticamente un solo stand che non presentasse qualche cosa per Os X e che almeno apparentemente i rapporti tra Apple e gli sviluppatori hanno consentito l’inizio di una migrazione che come tutte le rivoluzioni epocali non può essere nè facile nè indolore.

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