Apple nei nano da usa un nuovo tipo di memoria NAND, più efficiente e più economica. Ed è proprio grazie a questa componente che è riuscita a ridurre i costi di produzione e di vendita del player. A rendere noto il dettaglio, fino ad oggi inedito, è Samsung, fornitore di Apple.
La NAND denominata MLC può montare due unità in un’unica cella. In più il costo di produzione è inferiore alle NAND tradizionali all’incirca del 30 o del 40%. Questo vantaggio sui costi è stato trasferito ai clienti che pagano il player da 4 GB quanto uno da 2 GB prodotto dalla concorrenza.
La risposta di Samsung è giunta sulla scorta di voci insistenti scaturite soprattutto in Corea secondo le quali ci sarebbe una sorta di patto tra la stessa Samsung ed Apple per distruggere il mercato dei piccoli concorrenti nel campo dei player flash. Questo patto prevederebbe che Samsung fornisca ad Apple memorie a costi che ad altri vengono negati. ‘Questo non è vero – ha dettoha detto il responsabile della divisione semiconduttori della casa coreana, Hwang Chang-kyu, al giornale Chosun Ilbo – il costo più basso è dovuto quasi interamente al tipo di NAND che chiuque può avere, ma per ora solo Apple ce l’ha richiesta’
Chang-kyu ha però ammesso che ben difficilmente la concorrenza di Apple potrà avere la stessa scala di sconti che ottiene Cupertino questo per le quantità di NAND che sono state ordinate da Apple ‘Chi guida il mercato hai dei vantaggi – ha detto il manager di Samsung – compare 100 pezzi e uno solo non può essere la stessa cosa’.