Secondo alcuni osservatori Jackson avrebbe avuto un colloquio con il suo collega Richard Posner che da Chicago sta tessendo la complicata trama che dovrebbe condurre alla soluzione di compromesso e ottenuto rassicurazioni sul fatto che la mediazione ha ancora qualche margine di manovra. “Posner – ha detto Ken Wasch presidente della potent Software and Information Industry Association di cui fa parte anche Microsoft – è ancora determinato ad andare avanti. Si tratta di una personalità molto forte e non si vuole arrendere. Potrebbe aver detto a Jackson che, in fondo, questa volta Microsoft ha messo qualche cosa sul tavolo e che varrebbe la pena di discuterne”.
Ma è inutile nascondersi che le difficoltà ci sono. “Fondamentalmente – ha detto ancora Wasch – il dipartimento di Giustizia non ha ancora tolto dal tavolo del dibattito i suoi “rimedi strutturali” e con rimedi strutturali si intende la separazione della società in più piccole entità , ciascuna con aree d’affari diverse”.
In alternativa si tratterebbe di istituire un monitoraggio sulla condotta del business di Microsoft, una pratica che il DOJ ritiene difficile da allestire e che in passato non ha condotto a buoni risultati. Prima ancora, però, sarebbe necessario trovare un accordo su quale tipo di condotta Microsoft dovrebbe seguire e questa sembra la parte meno facile del complesso processo di mediazione.
Il Dipartimento di Giustizia vorrebbe che Microsoft non aggiungesse più funzionalità a Windows, a meno ce queste non ineriscano, sostanzialmente, ai compiti del sistema operativo, la società di Redmond, invece, crede di avere il diritto di aggiungere quello che più ritiene giusto all’OS.
Su questo tema, probabilmente, si giocherà la sfida finale prima del giudizio di Jackson che, al di là di qualche sporadico commento ottimistico, sembra sempre più inevitabile.
Microsoft: per la mediazione ultimatum al 6 aprile
Offerte Apple e Tecnologia
Le offerte Wow e Last minute le trovi nel nostro canale Telegram
Black Friday
Per Beats è ancora Black Friday, sconto fino al 35% per auricolari e cuffie
Su Amazon restano in sconto tutti gli auricolari e cuffie Beats. Ribassi fino al 35% con prezzi che sono quasi al minimo per tutti
Apple Watch Ultra 2 al minimo storico, 829€
Su Amazon per il Black Friday va in sconto Apple Watch Ultra 2. Per la prima volta un risparmio sul modello più recenten dello smart watch top di Apple
Ancora sconto per Apple Watch SE 44mm, solo 249 €
Su Amazon Apple Watch SE torna al minimo prezzo di tutti i tempi. Lo pagate solo 249 € nella versione da 44mm, un risparmio del 22%
Dopo il Black Friday, Belkin Dock Thunderbolt 4 Pro scontato del 31%
E con l'offerta attualmente in corso su Amazon il prezzo rimane sotto i 300 €.
Dopo il Black Friday, Airpods 2 ancora a 97€, Airpods 3 a 159€
Su Amazon dopo il Black Friday continua lo sconto su alcuni modelli di Airpods. Spicca quello sugli Airpods 2 che costano solo 97€
Dopo il Black Friday di EcoFlow, offerte su tutte le soluzioni energetiche
Gli sconti dopo il Black Friday di EcoFlow: risparmi su tutte le soluzioni energetiche del brand.
Dopo il Black Friday, caricabatterie Ugreen 65W, due porte USB-C e una USB-A, solo 35,59€
Su Amazon resta in sconto dopo il Black Friday un caricabatterie Ugreen da 65W. Perfetto come strumento universale per chi ha un MacBook Air, un iPhone, un iPad. Due porte USB-C e una USB-A, costa solo 33,49€
Philips Hue colorata da 1600 lumen, la più potente delle lampadine smart in sconto di 24 euro
Philips Hue colorata da 1600 lumen, la più potente delle luci colorate in sconto di 24 euro.
SMARTHER2 BTcino, ancora sconto 25% sul termostato connesso
Resta in offerta dopo il Black Friday il termostato Smarther2 di Bticino, ancora più smart con autoadapt, controllo valvole Netatmo e piena integrazione nella soluzione smart home wireless dell'azienda.
Per la prima volta in sconto l’iMac con M3
Su Amazon va in sconto per la prima volta anche l'iMac con processore M3. Lo pagate 180 euro meno del suo prezzo di listino nella configurazione "top" con 512 GB di disco, CPU 8-core e GPU 10-core.