Meglio che le case musicali stiano alla larga da Apple. Questo il parere del CEO di Napster, Chris Gorog che ha parlato dell’argomento al Midem, la fiera dell’intrattenimento musicale che si tiene a Cannes e che quest’anno ha avuto come protagonista privilegiato il business della vendita di canzoni su Internet.
L’opera di convinzione del capo del servizio di vendita di musica digitale ora in mano di Roxio (che in queste ultime settimane non si è certo risparmiato dichiarazioni bellicose nei confronti di Cupertino) è teso a convincere per le case editrici musicali sia del tutto conveniente cedere i loro cataloghi a Napster invece che ad iTunes Music Store di Apple. Il motivo è semplice: “due terzi di tutti i player MP3 in circolazione sono compatibili con Napster”, ha detto Gorog.
I più ottimisti predicono la discesa sul campo europeo di entrambe i negozi di musica digitale, entro la prima metà del 2004.
Ricordiamo che Napster non è (e probabilmente non lo sarà mai, nonostante qualche dichiarazione pallidamente possibilista) compatibile con il Mac fin dall’accesso alla homepage del loro sito.