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Tecnologia Apple per sfruttare la potenza delle GPU

Lunedì scorso è stato creato ufficialmente un nuovo Compute Working Group per la creazione di uno standard per l’industria che permetta agli sviluppatori di sfruttare le immense potenze di calcolo integrate nei processori grafici di nuova generazione. Tra i nomi di spicco quali AMD, Intel, Nvidia, ARM, Motorola e Samsung compare anche quello di Apple.

Cupertino è tra le prime società  a proporre una specifica completa: si tratta della tecnologia OpenCL presentata per la prima volta pochi giorni fa durante la WWDC di San Francisco. Si tratta di una delle nuove funzioni su cui Apple sta lavorando e che dovrebbe essere integrata in Snow Leopard, la prossima versione di Mac OS programmata per i primi mesi del 2009. Macity ha trattato Snow Leopard anche in questo articolo precedente.

Già  da alcuni mesi a questa parte i principali costruttori di GPU e schede video ATI e Nvidia hanno realizzato soluzioni hardware e software in grado di sfruttare la potenza di calcolo delle nuove generazioni di processori grafici per compiti diversi. L’architettura multicore e parallela delle GPU infatti è costruita ad hoc per poter gestire molto velocemente operazioni matematiche complesse, calcoli vettoriali e motori shader indispensabili per offrire rappresentazioni grafiche sempre più realistiche. Questa dotazione hardware può essere sfruttata con grandi benefici in termini di velocità  per compiti particolarmente intensivi dal punto di vista dei calcoli. Tra le altre ricordiamo programmi di rendering, elaborazione di immagini e filmati, software scientifici e cluster computing, operazioni su database, simulazioni fisiche, cifratura dei dati e molto altro ancora.

AMD e Nvidia hanno proposto tecnologie diverse per raggiungere questo obiettivo unico: la prima con lo Stream Computing, la seconda con la tecnologia CUDA. A queste occorre aggiungere anche Intel con il progetto Larrabee. Come spesso accade nell’industria informatica ogni società  propone uno standard proprietario, diverso dai concorrenti, una situazione che certo non facilita il compito dei programmatori.

Apple è la prima a proporre una specifica completa con OpenCL: quest’ultima sarà  esaminata dal The Kronos Group all’interno del nuovo Compute Working Group. La tecnologia che verrà  scelta diventerà  di fatto uno standard di mercato con specifiche completamente pubbliche e royalty free, questo non significa però che tutte le società  decideranno poi di adottarla. Tra le maggiori incognite circa l’individuazione di una unica soluzione universale spicca l’assenza di Microsoft. Le scelte di Redmond per l’estensione della base installata hanno la forza di trascinare tutte le altre aziende.

Ricordiamo che nel corso degli ultimi mesi è emerso in più di una occasione l’interesse di Cupertino per sfruttare la potenza di calcolo dei più recenti processori grafici, si veda per esempio questo articolo di Macity.

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