La commissione europea ha lanciato una commissione d’inchiesta per verificare se il sistema delle regionalizzazione dei DVD consente alle principali case di produzione americane di attuare una politica dei prezzi discriminatoria nei confronti dei consumatori Europei.L’indagine nasce sulla scorta delle segnalazioni ricevute dai consumatori che hanno notato come un DVD nel vecchio continente costa intorno alle cinquemila lire in più rispetto a quanto esso costa negli USA. Una barriera che viene mantenuta grazie ai codici regionali che impediscono agli Europei l’acquisto di dischi americani per l’impossibilità per la maggior parte dei lettori di DVD di leggere dischi di zone diverse da quelle dove essi vengono commercializzati. Questa tecnica viene utilizzata, visti i tempi diversi con cui le pellicole vengono rilasciate nei vari continenti, per impedire che possano circolare in DVD film non ancora presentati in sala.La Commissione Europea, che inviato lettere per la richiesta di chiarimenti a Disney Buena Vista, AOL Time Warner, Twentieth Century Fox, Vivendi Universal, Paramount, Sony e MGM, crede che questo sistema possa realmente essere utilizzato per una politica dei prezzi discriminatoria nei confronti degli Europei.Per l’occasione i maggiori produttori di dischi hanno dichiarato di essere favorevoli all’eliminazione della zonizzazione che “rende la produzione dei DVD più difficile e non impedisce gli abusi”.
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Zone dei DVD, indagine della Unione Europea
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