Le Peer-to-Peer o P2P sono architetture logiche di rete nelle quali i nodi non sono centralizzati sotto forma di client o server ma secondo modalità che permettono di operare sia nella prima, sia nella seconda modalità da e verso altri terminali-host. L’utilizzo più noto è il file-sharing dei file torrent ma quest’architettura può essere utilizzata per altri scopi e non necessariamente per lo scambio di file pirata.
Il sito TorrentFreak rivela che Apple è interessata al protocollo in questione e ha depositato un brevetto nel quale descrive vari modi per distribuire legalmente contenuti coperti da copyright ad amici e colleghi. Il meccanismo offrirà la possibilità di distribuire ad altri utenti contenuti (musica e video) perfettamente legali, evitando all’utente finale di prelevarli da iTunes o altri store. Dopo la distribuzione, i file possono essere liberamente copiati sui vari dispositivi dell’utente. Apple spiega che tra i benefici di questo meccanismo vi è la riduzione (rispetto a ora) della larghezza di banda lato server e delle spese in generale giacché costerebbe meno distribuire la sola licenza di un file multimediale. Apple dovrà ovviamente convincere partner e major della bontà del sistema e per farlo potrebbe dover ricorrere a nuovi e specifici meccanismi di gestione digitale dei diritti d’autore (DRM), poco amati dagli utenti per la loro invasività e le limitazioni che comportano e in quanto tali da sempre fonti di polemiche con le associazioni che promuovono le iniziative anti-DRM.