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Apple licenzia il capo del gruppo Mappe e lavora per migliorare la copertura (anche italiana)

C’era da aspettarselo: prima ha pagato il capo di tutto il gruppo, poi il capo del progetto. Stiamo parlando, rispettivamente, di Scott Forstall e di Richard Williamson, il primo responsabile del settore iOS il secondo, principale referente del team che ha sviluppato Mappe. Williamson, dice Bloomberg, è stato licenziato nei giorni scorsi per iniziativa di Eddie Cue che è stato collocato al posto di Forstall, estromesso da Apple circa un mese fa, con il compito di portare in controllo diversi progetti che erano cresciuti spontaneamente e in piena indipendenza dal resto della complessa macchina di Cupertino.

Cue, figura spesso chiamata a sovrintendere a problematiche complesse e a sistemare il terreno dove Apple è scivolata inaspettatamente (come con MobileMe), ha evidentemente trovato impossibile continuare a fidarsi di chi aveva acconsentito e collaborato al lancio di un prodotto non adeguato agli standard che il pubblico è abituato ad attendersi dalla Mela. Ora Cue ora sta cercando di ricostituire un nuovo gruppo anche con il supporto di esperti di mappe esterni ad Apple. Tra gli interpellati ci sarebbe anche Tom Tom che già fornisce alcune delle sue tecnologie ad Apple.

Nel corso delle ultime settimane Apple ha già migliorato alcune delle mappe satellitari. Ad esempio ampie zone d’Italia, tra cui la Pianura Padana, sono ora coperte con immagini molto più dettagliate; in precedenza se si tentava di attuare un ingrandimento della Penisola, anche su zone ad alta urbanizzazione, si aveva solo una approssimativa immagine in bianco e nero con dettagli scarnissimi. Le foto satellitari usate ora, invece, appaiono di qualità e anche piuttosto recenti. Sono state sistemate anche le collocazioni di alcuni piccoli centri che in precedenza facendo delle ricerche apparivano sposati di diversi chilometri.

È il segno che Apple sta alacremente lavorando, anche se per sistemare il tutto (e recuperare lo smacco di immagine) ci vorrà ancora molto; ad esempio le ricerche per distributori di benzina sono ancora largamente incomplete e dipendendo dal termine di ricerca (l’esito di “distributore di benzina” produce risultati diversi dalla ricerca “benzina” e da quella “distributore”), i ristoranti non si trovano o se si trovano sono a decine se non a centinaia di metri da dove sono nella realtà, spesso sono disponibili informazioni su negozi o servizi del tutto superflui mentre mancano quelli essenziali e molte informazioni sono ancora del tutto semplicemente sbagliate.

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