Nel nostro continente saranno per primi i nipoti dello Zar a poter comprare Windows Xp a prezzo ridotto. La mossa, voluta ormai da tempo in casa Microsoft, mira non tanto a colmare un gap in termini di offerta quanto ad arginare l’oggettivo problema della pirateria.
Il numero delle copie pirata di Windows (nelle sue diverse varianti) è infatti enorme, e spesso anche il cliente stesso non sa che l’assemblatore che gli ha fornito la macchina non è in possesso di una licenza per la Cpu sulla quale ha installato Windows. Mettendo così, di fatto, fuori legge anche il cliente.
Windows Xp SE (Starter Edition) mira a riempire questa voragine che rende meno efficienti di quanto potrebbero essere i conti di Redmond offrendo un prodotto più economico. Il problema, però, è nel fatto che la versione di Se potrebbe essere percepita come “depotenziata” e quindi risultare poco o per niente attrattiva agli occhi del pubblico.
Tra i paesi in lista per avere il privilegio di vedersi offerta l’edizione SE di Windows Xp figurano già Malaysia, Indonesia e Thailandia. Un altro paese dell’area dovrebbe aggiungersi prima della fine dell’anno insieme, appunto, alla Russia.
Il costo di circa 30-32 euro a copia serve anche per offrire – nel mercato delle imprese – una alternativa credibile dal punto di vista del prezzo per i computer client che rischiano di subire l’offensiva delle nuove versioni di Linux dotate di interfacce grafiche oramai mature.