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BlackBerry, il ritorno negli smartphone non s’ha da fare

I piani per far resuscitare il marchio BlackBerry attraverso un nuovo smartphone Android 5G dotato di tastiera sono stati accantonati: secondo le indiscrezioni il dispositivo, annunciato nel 2020 dalla startup texana OnwardMobility, che aveva rilevato la licenza del marchio BlackBerry, sarebbe stato esteticamente simile al BlackBerry Priv del 2015 (in foto) e sarebbe dovuto arrivare entro il 2021, cosa che poi di fatto non è accaduta.

All’inizio del 2022 sembrava che si stesse trattando soltanto di un ritardo, visto che OnwardMobility aveva pubblicato un post sul blog intitolato “Contrariamente a quanto si dica, non siamo morti” in cui per l’appunto ammetteva di essere incappata in diversi ritardi che avevano impedito di lanciarlo entro l’anno e condivideva la speranza di riuscire a lanciare quanto prima il suo «smartphone aziendale 5G ultra sicuro», ma a quanto pare sembra che la situazione nel giro di poche settimane sia radicalmente cambiata.

«Più di una fonte» avrebbe infatti confermato che «OnwardMobility e il suo sogno con la tastiera BlackBerry 5G non ci sono più». Pare anche che la licenza per utilizzare il marchio BlackBerry sia scaduta e che l’attuale amministratore delegato della società, John Chen, sia riluttante a cedere il nome del marchio per un altro telefono.

blackberry

Ora a questo punto è da capire se OnwardMobility continuerà comunque con lo sviluppo del telefono e ne preveda il rilascio sotto un altro nome, oppure se cesserà del tutto l’attività commerciale. Ma in effetti è più probabile la prima ipotesi visto che in quel sopracitato pezzo pubblicato sul blog il nome “BlackBerry” non viene mai menzionato. La stessa BlackBerry ha abbandonato il business degli smartphone per il mercato consumer nel 2016 concentrandosi invece su prodotti e servizi dedicati alla sicurezza informatica per le imprese, e i prodotti che eseguono il suo software hanno smesso di funzionare tutti all’inizio di quest’anno.

In passato il marchio è stato concesso in licenza ad altri produttori di smartphone come TCL e Optiemus Infracom, sebbene ciascuna di queste si sia poi gradualmente allontanata dal marchio. Per dirla un po’ macabra, considerato il numero di telefoni che ne hanno risuscitato il nome del corso del tempo viene difficile ritenere questo ennesimo abbandono come l’ultimo chiodo della bara: ma il corpo è freddo da un po’ di tempo.

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