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Il COO di GT Advanced: “Sul contratto per il vetro zaffiro Apple ha cambiato le carte in tavola”.

Apple allettò GT Advanced, poi cambiò progressivamente i patti fino a mettere all’angolo il partner che le doveva dare i vetri zaffiro per iPhone. Questo quanto emerge dai documenti presentati a margine della richiesta del cosiddetto Chapter 11 (la procedura fallimentare) di GT Advanced e che all’inizio di questa settimana un giudice ha stabilito fossero svelati perchè non contenevano segreti commerciali.

I documenti sono ora disponibili per la pubblica consultazione (qui, in PDF) e includono una dichiarazione giurata del direttore operativo di GT Advanced Daniel Squiller dalla quale i può cogliere la posizione della sua azienda.

Squiller aveva presentato la dichiarazione in questione il 28 ottobre, indicando alcuni dettagli nell’accordo tra Apple e GT Advanced, ma la versione del documento non secretata evidenzia con maggior forza il rancore verso la partnership, accusando ancora di più Apple per il fallimento di GT.

Secondo  Squiller Apple nel 2013 ha usato una strategia “civetta” proponendo a GT Advanced un accordo oneroso e pesantemente favorevole per una sola parte. A detta dell’ex COO la Mela ha inizialmente attirato GT con la promessa di un grande affare, accettando prima di acquistare le fornaci per la produzione del vetro zaffiro, e lasciando che fosse GT a gestirle, ma domandando in seguito “un accordo fondamentalmente diverso” richiedendo a GT l’acquisto delle fornaci.

GT avrebbe accettato di accollarsi tutti i rischi economici e Apple avrebbe agito come mutuataria, senza obbligo di acquistare le fornaci e senza alcun obbligo di acquistare neanche lo zaffiro prodotto. GT avrebbe acconsentito dopo mesi di negoziati con Apple evitando di ricercare opportunità differenti con società concorrenti. Cupertino avrebbe riferito a GT di non tentare negoziati con altri, poiché non tratta con i propri fornitori. Secondo Squiller quando i dirigenti di GT tentarono di rifiutare l’accordo, Apple avrebbe detto loro di “non farsela sotto e accettare l’accordo”.

Come Squiller ha già descritto in precedenza, a un certo punto il rapporto con Apple divenne “insostenibile” poiché questa si sarebbe rifiutata di prendere le proprie responsabilità dopo l’aumento di costi e spese causate dallo stretto controllo sulle operazioni. Cupertino avrebbe scelto anche apparecchiature “non economicamente in grado di creare un prodotto che Apple avrebbe accettato” e avrebbe rifiutato di apportare cambiamenti ai dispositivi di lavorazione, modifiche che avrebbero potuto rendere il prodotto accettabile.

Squiller accusa Apple di essersi intromessa nelle modalità di operare di GT talmente profondamente, tanto da costringerla a “deviare quantità eccessive di denaro e risorse aziendali” nella fabbrica di Mesa, colpendo la vitalità dell’azienda nel suo complesso. Tra le richieste avanzate da Apple, oltre a quelle tipiche sulla segretezza, ci sarebbero state imposizioni molto vincolanti sulle condotte in termini di sicurezza per i dipendenti, assicurazioni onerose, ispezioni sul sistema per la tutela della riservatezza in vigore in azienda. Apple aveva anche chiesto che fossero costituite costose squadre di sorveglianza e che fosse siglata una clausola che obbligava GT Advanced a mantenere in produzione le componenti richieste per sette anni dopo la dismissione di un prodotto e che ci fossero sempre disponibili adeguate quantità di parti di ricambio.

Apple, in alcuni documenti che aveva chiesto rimanessero segreti, afferma che le dichiarazioni di Squiller, sono “non veritiere, irrilevanti e diffamatorie” ribadendo che da queste si evince ben oltre quanto ragionevolmente necessario possibile giudicare laa situazione debitoria del partner, e le conseguenti tattiche di negoziazione e pratiche commerciali attuate. GT Advanced e Apple hanno già concordato che la prima venderà le proprie fornaci per ripagare i suoi debiti.

Forni per la produzione del vetro zaffiro
Forni per la produzione del vetro zaffiro

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