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Coronavirus sotto controllo con la telecamera termografica D-Link DCS-9500T

Un vero e proprio kit tutto-incluso per tenere a bada i nuovi focolai di coronavirus quello che ha appena presentato D-Link con DCS-9500T, una telecamera di nuova generazione per lo screening di gruppo della temperatura. Si tratta di un sistema intelligente per rilevare la temperatura superficiale della pelle a distanza in tutti quei luoghi in cui il monitoraggio dei singoli individui può portare ad un eccessivo rallentamento della quotidianità. Immaginatelo quindi all’opera in aree ampie e trafficate come scuole, fabbriche, uffici, aeroporti ed ospedali, dove questa tecnologia è in grado di fornire un rapido rilevamento della temperatura corporea per un massimo di 30 persone contemporaneamente e con un margine di errore di soli 0,3°C in eccesso o in difetto.

Questo sistema è precisamente composto da una telecamera termografica con obiettivo grandangolare dotata di un sensore termico microbolometro IRFPA 400×300 non raffreddato che consente di ottenere immagini termiche nitide e risultati precisi quando si identificano soggetti con una temperatura elevata. Il tutto è gestito da un sensore ottico Full HD che permette di sovrapporre le normali riprese a quelle con visione termica, in modo da avere un quadro quanto più chiaro possibile. Il sistema D-Link DCS-9500T è dotato di una nuova tecnologia basata sull’AI, che oltre a fornire in tempo reale precisione di grado medico, mette a disposizione una tecnologia di riconoscimento facciale integrata nel software di gestione abbinato, funzione che in realtà richiede un database di identificazione dell’immagine facciale precaricato che può essere soggetto al consenso di individui riconosciuti in base alle leggi locali in cui viene installata la telecamera (l’uso di apparecchiature audio o video per la registrazione dell’immagine o dell’audio di una persona a sua insaputa e senza il suo consenso è infatti proibito in alcuni paesi o giurisdizioni).

E’ insomma una soluzione per lo screening della febbre per altro compatibile con ONVIF (l’organizzazione che ha come scopo quello di favorire la compatibilità tra le apparecchiature impiegate nella videosorveglianza, basate sul protocollo di comunicazione IP, in particolare rendendo interoperabili i sistemi realizzati da aziende differenti, ndr) il che ne facilita l’integrazione nei sistemi esistenti. Inoltre, la telecamera include il supporto PoE, quindi si può installare facilmente in spazi più ampi come università, aeroporti e ospedali.

Questa telecamera è progettata per il rilevamento rapido della temperatura superficiale della pelle per lo screening preliminare in aree pubbliche specialmente in questo periodo di pandemia da coronavirus, dove una temperatura superiore ai 37,5°C può essere un campanello d’allarme per prendere le dovute precauzioni per tempo ed evitare un possibile ritorno del virus che costringerebbe ad un secondo lockdown. Non misura però la temperatura corporea effettiva del corpo umano, che dovrebbe essere ulteriormente confermate utilizzando dispositivi di misurazione clinica: si tratta quindi di un sistema di prima analisi che mira piuttosto ad individuare rapidamente i potenziali positivi sui quali poi si andrebbero ad effettuare tutte le verifiche del caso in modo da confermare o smentire la diagnosi.

Tra le caratteristiche di D-Link DCS-9500T segnaliamo anche la presenza di un allarme sonoro di avviso con 2 interfacce di uscita del segnale e segnali acustici diversi per differenziare i soggetti sconosciuti dalle persone conosciute (a fronte di un database precaricato), oltre alla possibilità di impostare un intervallo di temperature da rilevare e di gestire fino a 32 telecamere tramite software.

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