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Disney Digicomics, la rivoluzione digitale del fumetto nasce in Italia

Se qualcuno attendeva il segnale definitivo che potesse decretare lo sdoganamento definitivo di iPhone e iPod touch come piattaforme per l’editoria elettronica, questo è, probabilmente, arrivato oggi con il debutto su App Store di Disney Digicomics. Il progetto, la prima vera edicola digitale di cui Macitynet ha già  parlato in passato, porta il nome di uno dei principali editori al mondo, non solo un colosso del multimedia ma anche delle storie su carta ben noto ai bambini ma anche agli adulti di tutto il mondo che in molti casi hanno cominciato ad esercitare non solo la loro fantasia, ma le loro attitudini di lettura sulle strisce con Paperino e Topolino.

Le dimensioni e la profondità  del sistema che ruota intorno a Disney e la poderosa “fortificazione” editoriale tradizionale intorno alla quale nel corso della storia la società  di Burbank ha costruito le sue fortune e la sua immagine rendono la svolta digitale del progetto Disney Digicomics un elemento di assoluto interesse. Perché Disney ha deciso di abbracciare una strategia che la proietta di fatto nel settore degli eBooks? Perché ha scelto, prima di altre piattaforme (su cui comunqe arriverà ) App Store? Come pensa di evolvere questo progetto? Queste domande, interessanti non solo per capire dove va Disney ma dove sta andando o dove potrebbe andare l’editoria nel suo complesso, Macitynet le ha rivolte a Gianfranco Cordara e Dario Di Zanni i due giovani dirigenti Disney Italia che hanno gestito la creazione di Digicomics. Due voci più che autorevoli perché, pochi lo sanno, tutto il progetto della piattaforma di editoria mobile di Disney nasce in Italia ed qui da noi che sono state studiate le strategie e create anche le applicazioni. Una scelta che attribuisce alla filiale italiana un ruolo primario quando si tratta di comprendere che cosa sta dietro al progetto digitale.

Disney Digicomics: idea e progetto Made in Italy
“Il progetto Disney Digicomics è nato circa un anno e mezzo fa con la creazione di una area dedicata all’interno di Disney Italia di cui sono il responsabile – spiega Gianfranco Cordara a Macitynet – l’obiettivo del progetto era quello di trovare una soluzione per traghettare i fumetti nell’era digitale. Grazie alla collaborazione con la società  Mutado abbiamo realizzato Digicomics Studio, un software che permette di importare qualsiasi fumetto e di convertirlo nel nuovo formato digitale. A questo punto un editor o uno sceneggiatore lavorano tavola per tavola decidendo l’effetto di transizione da applicare, inserendo gli effetti audio, di fatto creando un nuovo story telling per il fumetto”. L’evoluzione della progetto e lo studio sono stati particolarmente curati per essere “universali”. “Disney Italia – precisa Dario Di Zanni – da Milano gestisce gran parte della sezione fumetti di Disney a livello mondiale E’ quindi è da qui che abbiamo seguito il lancio su App Store non solo italiano ma anche statunitense e negli altri Paesi anglofoni in cui siamo presenti non solo con iPhone e touch ma anche su PSP. Nel nostro Paese i Digicomics su PSP arriveranno tra febbraio e marzo”.

La piattaforma Digicomics è stata progettata per essere versatile, un unico strumento per convertire qualsiasi fumetto per portarlo in formato digitale non solo su iPhone e touch, PSP (dove Digicomics sbarcherà  tra febbraio e marzo), Nintendo DS ma anche sugli altri tascabili e smartphone più diffusi, inclusi quelli che arriveranno in futuro. Ma quale è stata la parte che iPhone e touch hanno giocato nella realizzazione del progetto Digicomics? “Il progetto – ci dice Di Zanni – era allo studio da tempo. Devo dire che più che i due tascabili Apple, è stata fondamentale l’introduzione di App Store come market place unico”. Secondo i due dirigenti Disney grazie all’invenzione di App Store, Disney ha potuto abbandonare le ipotesi di come realizzare un sistema di acquisto e di pagamento per proporre direttamente i fumetti digitali, potendosi invece concentrare sui contenuti e sulla conversione al digitale.

L’editoria tradizionale e il passaggio al digitale
A differenza di diverse testate ed editori, i fumetti Disney risentono meno della crisi che da qualche anno a questa parte in rapporto al settore editoriale nel suo complesso. “Il passaggio al digitale risulta un passo necessario una volta preso atto dei cambiamenti nella dieta di media da parte delle persone. Secondo il nostro parere l’editoria non è morta. Oggi gli editori devono pensare come raggiungere i lettori e, dettaglio fondamentale, come mantenere il rapporto con i lettori”. Dario Di Zanni che segue il marketing dell’operazione Digicomics offre un paragone illuminante: “Una volta inventata la ruota non significa che l’andare a piedi non ha più futuro: si tratta di due modi diversi di procedere, utili in differenti occasioni e così editoria digitale ed editoria tradizionale non si elidono”. Un’allegoria che, comunque, lascia intendere i profondi cambiamenti che l’editoria tradizionale oggi sta vivendo, con la necessità  di individuare un nuovo ruolo che le spetta nell’era dell’informazione digitale e dei dispositivi tascabili.

Le funzioni di Digicomics su iPhone/touch e le novità  del 2010
Fin da oggi, giorno del lancio su App Store, il negozio in-App di Digicomics propone oltre 40 storie disponibili per l’acquisto e 5 nuove storie saranno aggiunte ogni settimana. Principalmente si tratta di classici e storie di successo che gli appassionati hanno già  conosciuto sulla carta, ora in versione digitale pronte per essere sempre disponibili in tasca e lette ovunque. Il costo di 79 centesimi, come noto, non è frutto di una scelta di Disney che avrebbe pensato anche a prezzi più bassi (e probabilmente su altre piattaforme arriveranno fasce di prezzo diverse), ma il costo minimo di un prodotto su App Store è dettato da Apple.

Il discorso è interessante perché si riallaccia al punto di vista diametralmente opposto degli sviluppatori: fin dai primi giorni di App Store i creatori di giochi e software per iPhone/touch hanno lamentato una gara al ribasso dei prezzi, in parte anche incolpando Apple per un prezzo minimo troppo basso. Ora con l’approdo non solo di giochi e programmi ma anche di contenuti editoriali, informazioni il discorso si ripropone. Cordara e Di Zanni ammettono che “Lavorare sulle nuove piattaforme e App Store è entusiasmante ma che si tratta di un territorio nuovo, ancora da esplorare. Disney osserverà  i risultati e si muoverà  di conseguenza”

Nonostante il futuro sia ancora da definire e alcuni elementi strategici restino riservati, strappiamo a un pezzetto del domani dei suoi piani: “Disney dispone di un repertorio di oltre 50.000 mila storie in fumetto: all’inizio ci siamo concentrati su come traghettare tutto questo materiale sui dispositivi digitali, ma stiamo lavorando anche per realizzare nuove storie e contenuti che sfrutteranno maggiormente le funzioni rese possibili dalle piattaforme mobile disponibili”. Per le nuove storie e fumetti “evoluti” i due dirigenti Disney non possono ancora rilasciare tempistiche e date di rilascio, più vicina e diretta invece un seconda novità .

“Stiamo studiando a come differenziare l’offerta: abbiamo in progetto di introdurre dei bundle di fumetti proposti in prezzo offerta, questo già  a partire dai primi mesi del 2010”. Un altro dettaglio interessante riguarda le funzioni già  disponibili all’interno di Digicomics: anche se nella descrizione del software non è specificato, il programma è in grado memorizzare i personaggi preferiti dell’utente. Quest’ultimo può scegliere di essere avvisato tramite notifiche push quando sullo store Digicomics risulta disponibile un nuovo fumetto con il suo personaggio Disney preferito.

In conclusione la domanda di rito: come accoglierebbe Disney l’inarrivabile tablet di Apple? I due dirigenti non hanno alcun problema nel rispondere anche a questa domanda: “Si tratta di un discorso ipotetico e basato su rumors: i legami esistenti tra Apple e Disney sono tali da richiedere la massima precisione in merito. Nell’eventualità  che Apple presentasse davvero un tablet e che questo funzionasse con il sistema operativo di iPhone/touch, grazie alla piattaforma Digicomics noi saremmo già  pronti a sbarcare anche su questo, ma si tratta di una semplice speculazione”.

Ricordiamo che Macitynet ha parlato di Disney Digicomics in questo articolo: il programma per iPhone e touch può essere scaricato gratuitamente a partire da questa pagina di App Store.

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