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Francia, Autorità garante indaga su Apple per trasparenza sul tracciamento delle app

L’autorità antitrust francese sta indagando sulle pratiche di trattamento dati di Apple in ambito pubblicitario. Oggetto del contendere è l’App Tracking Transparency, la funzionalità che consente all’utente di scegliere se un’app può tracciare le sue attività sulle app e i siti web di altre aziende per scopi pubblicitari o per condividerli con i data broker.

La Casa di Cupertino è accusata di abusare della sua posizione dominante implementando “condizioni di mercato discriminatorie, non oggettive, e non trasparenti per lo sfruttamento dei dati degli utenti a scopi pubblicitari”. La stessa Autorità garante in precedenza ha riferito di avere individuato prove di comportamenti anti-competitivi nella fase di valutazione iniziale della denuncia ricevuta.

In una contestazione ricevuta nel 2020 si afferma che i cambiamenti implementati nell’app tracking non si attengono adeguatamente alle norme dell’Unione europea sulla privacy e che Apple stessa non rispetterebbe gli standard che impone ai competitor, tracciando gli utenti iOS con annunci che tengono conto dei dati dell’app tracking.

L’istanza è stata presentata congiuntamente da quattro gruppi francesi che si occupano di advertising online: IAB France, Mobile Marketing Association (MMA), SRI e UDECAM.

Francia, Autorità garante indaga su Apple per trasparenza sul tracciamento delle app

Le lamentele riguardano, come accennato, l’App Tracking Transparency (ATT), la funzionalità che Apple ha introdotto nel 2021 con iOS 14.5, iPadOS 14.5 e tvOS 14.5.

Da iOS 14.5, iPadOS 14.5 e tvOS 14.5 e versioni successive, le app devono chiedere l’autorizzazione prima di tracciare le attività dell’utente sulle app e i siti web di altre aziende. Il tracciamento si verifica quando le informazioni che identificano l’utente o il suo dispositivo raccolte da un’app vengono collegate a informazioni che identificano l’utente o il suo dispositivo raccolte da app, siti web o altre piattaforme di proprietà di terze parti per scopi legati all’invio di annunci personalizzati o alla misurazione della pubblicità, oppure quando le informazioni raccolte vengono condivise con i data broker.

Le app su iOS/iPadOS/tvOS devono chiedere all’utente di indicare se vuole essere tracciato o no. Lo sviluppatore dell’app può personalizzare parte del messaggio per spiegare la ragione per cui l’app chiede di tracciare le sue attività. È anche possibile visitare la pagina prodotto dell’app nell’App Store per ulteriori dettagli su come lo sviluppatore dell’app utilizza i nostri dati.

Se l’utente sceglie di non eseguire il tracciamento, lo sviluppatore dell’app non potrà accedere all’identificativo per gli inserzionisti (IDFA) del sistema, solitamente utilizzato per eseguire il tracciamento. Inoltre, all’app non sarà consentito tracciare le nostre attività utilizzando altre informazioni che identificano noi o il nostro dispositivo, come ad esempio il nostro indirizzo email.

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