Solo pochi giorni fa nasceva Google Analytics, un semplice, comodo ma, soprattutto, gratuito servizio di analisi dei log dei siti offerto da Google a tutti gli amministratori di siti che intendevano monitorare gli accessi online.
In molti si sono gettati a capofitto, in una sola settimana, iscrivendosi al servizio sperimentale (come al solito) di Google. La gratuità ha pesato non poco sulla celerità d’adozione di utenti a volte molto cauti nelle implementazioni di nuovi strumenti.
Il servizio gratuito è basato sulla tecnologia acquisita da Urchin (società inglobata da Google lo scorso marzo) che l’azienda vendeva ai propri clienti per 200 dollari al mese.
Inizialmente Google ha inviato a tutti gli iscritti a questo servizio una email che annunciava una “forte selezione all’ingresso” ma è passato forse solo il tempo per inviare le missive elettroniche che le “porte” di Google Analytics sono state chiuse. Secondo alcuni ben informati il numero degli account (validi per 40 siti, ognuno) accesi per Google Analytics è arrivato fino a 234.725.
A Mountain View hanno dovuto prendere misure drastiche ed ora è difficile dire se la chiusura di Google Analytics sia definibile come un grandioso successo o una disfatta totale per aver sbagliato le previsioni del numero di potenziali affiliati.
Google ufficialmente non ha posto una pietra sopra Google Analytics ma lo ha solo “temporaneamente sospeso” e farà sapere, a tutti gli interessati che lasciano la propria email, quando questo potrà riprendere… ma non è escluso che Google possa approcciarsi in versione 2.0 a Google Analytics con un sistema ad inviti come GMail.